Mantova e Brescia si preparano al derby delle deluse

Obiettivo comune, rialzarsi e cercare di raggiungere gli obiettivi di inizio stagione: i playoff per il Brescia, la salvezza per il Mantova. Classifica alla mano, i presidenti Corioni e Lori si stanno mettendo le mani tra i capelli e oggi, nella dedicesima giornata di serie B, guarderanno con apprensione i risultati delle dirette concorrenti. Perché il posticipo che attende lunedì Mantova e Brescia allo stadio Martelli alle ore 20,45, è di quelli da far tremare i polsi.
Se il tecnico delle rondinelle bresciane, Beppe Iachini, non rischia il posto, quello virgiliano Michele Serena è invece da un pezzo sulla graticola e in caso di sconfitta casalinga gli si spalancherebbe davanti il baratro del licenziamento. Ma Serena fa spallucce davanti al pericolo e guarda avanti, consapevole però che i tre punti sono obbligatori e conta sulla vena realizzativa di Locatelli (in rete a Vicenza) e di Nassi che dovrebbero far coppia (con Cavalli come terzo incomodo). A far sorridere l’ex interista ci pensano anche il rientro del difensore Rizzi e del centrocampista centrale Carrus.
Iachini è invece reduce dal brutto capitombolo casalingo con il Gallipoli nel recupero di martedì scorso e, dopo aver strigliato a dovere i suoi, pretende da loro il riscatto per non perdere contatto dalla zona playoff che è attualmente distante due lunghezze. Ma, all’interno del derby lombardo, si giocherà un’altra partita tra i bomber: da una parte l’ex bresciano Maurizio Nassi e di fronte l’airone Andrea Caracciolo. Undici gol in due, senza però riuscire a lanciare le proprie squadre, con i cinque di Nassi che indubbiamente pesano di più dei sei di Caracciolo che ne ha fatti tre in una volta sola all’Albinoleffe, mentre la punta di origine milanese ha usufruito di tre rigori. E dire che i due, nella passata stagione giocavano insieme nel Brescia e mister Sonetti aveva provato a mettere Caracciolo punta esterna per lasciare Nassi più agile e svelto come centrale, ma non c’è stato niente da fare, i due non riuscivano a trovare l’intesa.
Cavasin, subentrato a Sonetti, aveva fatto il contrario, ottenendo lo stesso risultato negativo, facendo cadere i programmi iniziali dei due che si erano lasciati andare a una dichiarazione illusoria: «I giocatori bravi, anche se simili, sanno sempre giocare insieme». Nassi, andatosene con rabbia da Brescia, ha trovato ora la giusta collocazione in quel di Mantova dove è diventato l’idolo dei tifosi biancorossi, un intoccabile del quale Serena non può assolutamente fare a meno.

Da parte sua Caracciolo, dopo le esperienze con la Sampdoria e il Palermo, ha scelto Brescia come trampolino per il rilancio, ma finora, con qualche rara eccezione come la tripletta all’Albino, non è riuscito a farsi amare più di tanto dall’esigente pubblico delle Rondinelle.
È, insomma, un lunedì da brividi quello che tra 48 ore aspetta Mantova e Brescia che sperano in qualche passo falso di chi le precede proprio perché questa volta i punti valgono davvero doppio per entrambe.

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