Roma

Una maratona per «rinfrescare» Harry Potter

I piaceri della carne tra pelle e gomma. L’anno si apre nel segno dell’eros con due film diversi per genere e ambientazione: il thriller Lussuria, seduzione e tradimento di Ang Lee, vincitore all’ultima Mostra di Venezia, e la commedia paradossale di Craig Gillespie Lars e una ragazza tutta sua. Nel melodramma interpretato dalla star orientale Tony Leung insieme con Tang Wei, Joan Chen e Wang Leehom, si racconta una storia tratta dal romanzo di Eileen Chang Tradimento che intreccia passione e politica: nella Cina occupata dalle truppe nipponiche, un gruppo di studenti universitari aderenti alla Resistenza decide di eliminare un collaborazionista. Per farlo i giovani scelgono di recitare il gioco delle parti e a una affascinante ragazza toccherà il ruolo più delicato: quello della spia-amante (in 12 sale e in lingua originale al Nuovo Olimpia). Risate e sgomento, invece, nel film interpretato da Ryan Gosling, Emily Mortimer e Paul Schneider. Un trentenne solitario e introverso stupisce la sua comunità (e la famiglia) annunciando di aver trovato la fidanzata ideale in Bianca, una bambola di silicone che Lars porta a spasso e al cinema come fosse una donna vera. Allo sbalordimento iniziale segue un’inedita presa di coscienza del piccolo paese (Eden, Savoy, Ugc Parco Leonardo e Porta di Roma). Prosegue alla Sala Trevi l’omaggio a Vittorio Caprioli. Stasera nella sala di vicolo del Puttarello sarà proiettato Le voci bianche (1962) di Pasquale Festa Campanile con Paolo Ferrari, Anouk Aimée e Philippe Leroy. Impertinente e spregiudicata farsa in costume ambientata nella Roma settecentesca dei cantanti evirati. Domani alla Casa del Cinema, vigilia dell’Epifania con la maratona dedicata a Harry Potter. A partire dalle 10 saranno proiettati tutti i film della saga del maghetto: dal primo Harry Potter e la pietra filosofale di Chris Columbus all'ultimo L’Ordine della Fenice di David Yates. Domenica alle 22 all’Azzurro Scipioni è in programma L’orgoglio degli Amberson (1942) secondo film di Orson Welles tratto dal romanzo omonimo di Booth Tarkington, premio Pulitzer, in cui il regista di Quarto Potere si riserva il ruolo del narratore: drammatica storia di una ricca famiglia del Sud, ripresa tra il 1893 e il 1912, che non sa adattarsi alla crescente industrializzazione.

Con Joseph Cotten, Dolores Costello, Tim Holt e Anne Baxter.

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