Roma

Tra Marche e Trastevere le due «patrie» di Carletto

Il giornalista Ferretti: «Mazzone ama i bianconeri, ma non li allenerà mai più»

Massimiliano Morelli

C’è una persona che conosce Carlo Mazzone quasi come se fosse il fratello. È Bruno Ferretti, giornalista della redazione ascolana del Messaggero. Ferretti è il «mazzonologo» per antonomasia, la persona giusta con cui parlare di Roma-Ascoli di oggi, la partita che mette di fronte le due «patrie» di Sor Carletto.
Ferretti, ma Mazzone si sente più romano o più ascolano?
«Io credo si senta molto più vicino alla realtà di Ascoli. È vero, è nato a Roma. Ma si è trasferito nel ’59 nelle Marche, e ha certamente vissuto più tempo qui che a Trastevere».
Ma tra le due panchine, quale sceglierebbe?
«Ha detto che non vuole più allenare l’Ascoli. Coi marchigiani ha un feeling che per nulla al mondo vuole interrompere. Meglio la panca della Roma, sicuramente anche per il prestigio».
La domenica è sempre al Del Duca?
«Macché. È venuto un paio di volte, poi hanno cominciato a dire che veniva allo stadio perché avrebbe dovuto allenare la squadra e allora ha preferito defilarsi».
Qualcuno parla di un Mazzone in crisi d’astinenza da calcio. È vero?
«È falso, non c’è nessuna depressione. Certo, c’è rimasto male dopo aver perso la serie A agli spareggi, ma da qui a dire che sia depresso ce ne vuole. E poi...».
E poi?
«E poi per la prima volta ha trascorso un mese di ferie con la famiglia e non una settimana. Ha staccato la spina, ma è stata una sua volontà».
Perché, qualcuno l’ha già cercato?
«Be’, magari squadre come il Treviso o il Cagliari l’avranno pure cercato. Ma non vuole più combattere con la zona retrocessione. Non è che sogni il Milan, ma almeno una squadra di media classifica».
Mazzone è un personaggio che buca il video. Nessuna tv l’ha chiamato a fare l’opinionista?
«Sì, l’hanno chiamato dalla Domenica sportiva, ma ha sempre declinato cortesemente gli inviti».
Roma 12 punti, Ascoli 11. Altro che testa-coda...
«La squadra di Giampaolo è andata ben oltre le attese, la vera Roma si è vista solo mercoledì sera. Alla distanza verranno fuori i reali valori».
Chi deve temere soprattutto la Roma nella partita di oggi?
«Pasquale Foggia, che qualcuno paragona addirittura a Maradona. Un paragone eccessivo, anche se il ragazzo ci sa fare, ha 22 anni, e meriterebbe una convocazione almeno nell’under 21. È un mancino che parte da destra. Più che a Maradona sa a chi lo paragonerei?».
Prego.
«A Bruno Conti.

Osservatelo giocare, e vi accorgerete che il paragone, pur con i distinguo del caso, ci può stare».

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