Marchionne: «Alla Mercedes servono i motori della Fiat»

Gli analisti: indebitamento in crescita a un miliardo

da Milano

Continua a tenere banco l’ipotesi che Fiat e Mercedes si accordino con la possibilità per i tedeschi di sfruttare piattaforma e know how di Torino nel segmento delle vetture medie. Nelle scorse settimane, come riferito dal Giornale, alcuni emissari della casa di Stoccarda sono stati a Cassino per toccare con mano la fabbrica modello della Fiat.
L’opzione italiana, comunque, si aggiunge ad altre e la stampa tedesca, tradizionalmente poco tenera con con il nostro Paese (l’Italia, in Germania, continua a essere considerata la patria del mangiar bene e non un’eccellenza nel campo della tecnologia; ecco perché gli opinion leader locali sono rimasti sorpresi quando Daimler e Lingotto hanno firmato l’accordo per la fornitura di motori ai furgoni della controllata Mitsubishi) dopo aver lanciato nei giorni scorsi la notizia della possibile alleanza Fiat-Mercedes, ora fa marcia indietro. «Mercedes-Benz - riporta Auto Bild - non sarebbe più interessata a una cooperazione con Fiat, ma avrebbe raggiunto un accordo con Bmw, nel solo settore dei motori, per equipaggiare con il propulsore della Mini la nuova Classe B, che sarà sul mercato dal 2011». Il periodico aggiunge anche che il motore a 4 cilindri e iniezione diretta, sviluppato da Bmw e prodotto da Psa, rappresenterebbe, secondo i calcoli di Mercedes, la soluzione più economica. La situazione, comunque, rimane fluida anche perché Cassino potrebbe essere utile ai tedeschi per la Classe A, il cui nuovo modello è annunciato sempre nel 2011. «Loro hanno bisogno di parecchi motori, alcuni come i nostri, alcuni no. Ma questo non vuol dire che non siano interessati a noi», ha replicato ieri l’ad della Fiat, Sergio Marchionne.

Intanto il consensus degli analisti vede, nel terzo trimestre, l’indebitamento di Fiat Group crescere tra 1 e 1,25 miliardi da 873 milioni del trimestre precedente. Il cda che esaminerà i conti si terrà il 24 ottobre a Maranello.

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