La Marina Usa salva dai pirati tredici iraniani

Washington La Marina americana ha tratto in salvo 13 marinai iraniani tenuti in ostaggio dai pirati nel Mar Arabico. Lo riferisce il Pentagono. Per ironia della sorte, sottolinea il ministero della Difesa americano, a liberare i marinai iraniani sono stati gli uomini della portaerei a propulsione nucleare Uss John Stennis, che Teheran ha minacciato di affondare quando tornerà nel Golfo Persico, dove l’unità e il gruppo di battaglia che la scorta sono di base.
«Gli iraniani erano in un dhow (una vascello tradizionale arabo). Sono stati liberati e sono già sulla strada di casa», ha riferito un portavoce del Pentagono, il quale ha aggiunto che il gruppo di guerra della Stennis ha anche catturato 15 pirati, tutti apparentemente somali, ora prigionieri a bordo della portaerei.
Ad operare il rilascio materialmente sono stati gli uomini a bordo di un elicottero del cacciatorpediniere USS Kidd (della squadra della portaerei Stennis).

Il Kidd ha risposto alla richiesta di aiuto di un battello da pesca iraniano assaltato dai pirati e ha inviato l’elicottero, che ha abbordato il vascello liberando gli iraniani e arrestando i pirati, ha spiegato una fonte della Quinta flotta di stanza a Manama in Bahrein.
Proprio ieri Teheran ha reiterato le minacce agli Usa sostenendo di aver messo sotto il proprio totale controllo lo stretto di Hormuz.

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