Tours - Marine Le Pen, 42 anni, figlia dello storico leader del Fronte nazionale dell’estrema destra francese Jean-Marie Le Pen, ha battuto lo Bruno Gollnisch nello scrutinio interno per la guida del partito con il 67,65% dei voti, contro il 32,35% ottenuto dal suo sfidante. La notizia della sua vittoria era già emersa venerdì notte, a seguito dello spoglio dei risultati del voto, ma senza dati precisi: ora le cifre conferma che si è trattato di una vittoria piena, che ne rafforza da subito la leadership. Secondo molti osservatori, il suo obiettivo è quello di "sdoganare" il partito, dandogli un volto più aperto e moderno, in vista delle presidenziali del 2012.Un'operazione che si può accostare in qualche modo a quella fatta da Gianfranco Fini a Fiuggi.Ma lei boccia il leader del Fli: "E' derapato a sinistra. Noi mai con Sarkozy".
Avvocatessa, pluridivorziata, vicepresidente del Fn e deputata europea, Marine Le Pen risultava - già da diversi mesi - come grande favorita. Anche perché aveva ricevuto l’appoggio del padre, 82 anni, che era alla guida del partito dal 1972, anno della sua creazione.
La figlia più giovane di Le Pen si è imposta sulla scena politica, battendo record di ascolti in tv, con un talento oratorio che ricorda quello ppassionato e travolgente di Jean Marie. I sondaggi le attribuiscono un 18% al primo turno del voto presidenziale del 2012, dove spera di ripetere l’exploit del padre, quando il 21 aprile del 2002 finì al ballottaggio per l’Eliseo contro Jacques Chirac. Se le elezioni fossero nei prossimi giorni, Marine si piazzerebbe terza, dietro al socialista Dominique Strauss-Kahn (30%) e all’attuale presidente Nicolas Sarkozy (25%). Ed è inoltre in aumento la quota di elettori di Sarkozy che si dice attratta dalle idee del Fn.
Marine non rinnega nessuno dei "pilastri" dell’ideologia frontista, come la retorica anti-islam e anti-immigrati, il ritorno della pena di morte, o l’uscita dall’euro e dall’Ue. Adotta però un registro più "sociale" e adatto ai tempi della crisi, rispetto alla vecchia guardia del Fn e fa spesso riferimento ai "valori della Repubblica", tra cui la laicità, in rottura con la tendenza contro-rivoluzionaria dell’estrema destra. Il suo obiettivo è quello di dare al partito un’immagine più aperta e moderna, soprattutto per intercettare il voto dei giovani e delle donne, in vista delle elezioni presidenziali del 2012.
"Tours non è Fiuggi, mai come Fini: è derapato a sinistra..." Il congresso del Fronte nazionale francese non può essere paragonato alla svolta di Fiuggi, quando nel 1995 Gianfranco Fini abbandonò l'era del post-fascismo. Ha tenuto a precisarlo all'Ansa Marine Le Pen. "Non credo che si possano fare paralleli. Tra l’altro credo che la svolta di Fini sia stata talmente radicale che alla fine è derapato a sinistra....". "In ogni caso - ha aggiunto - lui si alleò con Berlusconi, noi con l’Ump (il partito del centrodestra francese) non ci andremo mai". "Il partito di Sarkozy - ha continuato - è in totale divergenza con i nostri principi. Loro sono europeisti, noi siamo per gli Stati nazione.
Non c’è alcun punto in comune, ma una profonda differenza politica. Non scenderemo mai a patti elettorali". Marina Le Pen ha quindi tenuto a sottolineare che l’immagine all’estero del suo partito è "caricaturale e non corrisponde alla realtà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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