Pasquale Marino non avrebbe mai pensato di esordire al Ferraris da allenatore del Genoa contro la sua ex Udinese. Ma a parte i ricordi, lallenatore siciliano non si fa prendere dallemozione. Anzi coglie il poker di successi in quattro partite giocate contro i bianconeri. «Li conosco bene, so quanto sono forti, limportante era aggredirli e non farli ragionare», così lallenatore dei Grifoni. Che riesce a svegliare la squadra nellintervallo e completare il ribaltone dopo il vantaggio di Ferronetti con le reti di Granqvist, Jankovic e Palacio. LUdinese perde la seconda partita in cinque giorni (mercoledì scorso il ko di Coppa Italia con il Chievo), subisce 3 gol per la prima volta in stagione, ma Guidolin non è preoccupato: «Non meritavamo di perdere, abbiamo avuto solo tre minuti di black out allinizio della ripresa. Il primo tempo è stato uno dei migliori fuori casa dellultimo anno e mezzo. I tifosi del Genoa si sono accorti perchè lUdinese ha 35 punti, cè rammarico, il pari sarebbe stato più giusto».
Due difese senza capo né coda, attaccanti di qualità e due grandi portieri. Ne esce così un match con almeno 20 tiri in porta, che poteva finire in tutti i modi. Tre le parate di Handanovic, da due anni uno dei migliori portieri della serie A, ma un errore grave che indirizza la partita verso i rossoblù; quattro gli interventi di Frey, uno incredibile su Pinzi.
Marino è diventato la «bestia nera»: 4 vittorie su 4 da ex
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