Maroni bacchetta Pisapia: «Pizzo? Sto coi carabinieri e lui applichi il piano rom»

«Io sto con le forze dell’ordine». Il ministro dell’Interno Roberto Maroni si schiera con il comandante provinciale dei carabinieri Sergio Pascali, protagonista di una clamorosa polemica con il sindaco, Giuliano Pisapia. Motivo del contendere l’affermazione del sindaco: «Un negoziante su 5 paga il pizzo». Dato che nessuno sa da dove arrivi. E che anche il prefetto Gian Valerio Lombardi ha smentito: «I numeri non sono quelli». Apriti cielo. Guai a contraddire il sindaco, che ha replicato: non bisogna «minimizzare il pericolo», le cifre ufficiali sono «solo la punta dell’iceberg» della penetrazione mafiosa a Milano e avanti con la solita litania da salmodiare in queste occasioni.
Pisapia, naturalmente si guarda bene dal dire dove ha preso le cifre che brandisce, come dovrebbe fare un diligente amministratore tutte le volte che «dà i numeri». Nell’interesse dei cittadini, un sindaco non può lanciare un allarme così forte e inquietante senza citare una fonte attendibile, accreditata e documentata». In serata poi il caso è (in parte) rientrato. Il sindaco è stato contattato da Pascali. Ne ha dato notizia ufficialmente Palazzo Marino.

Pisapia ha ribadito la sua fiducia nei confronti dell’arma «che contribuisce in modo decisivo al contrasto della criminalità organizzata e di tutte le attività illecite che si svolgono sul territorio cittadino».
Maroni intanto, avverte il Comune: «Il piano nomadi va applicato».

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