Marta dirotta Gronda e crisi della maggioranza

Marta dirotta Gronda e crisi della maggioranza

Acque agitate nella maggioranza che regge la giunta di Tursi? Rischio di crisi e di nuove elezioni? Ma chi lo dice, ma chi favoleggia costì? Il sindaco Marta Vincenzi no di sicuro. Secondo lei, infatti, nella riunione dei partiti che la sostengono (poco e male, sembra), «non s’è parlato di poltrone, ma del fatto che io ho il problema di sostituire l’assessore al Bilancio», cioè Francesca Balzani, appena eletta al parlamento europeo. Tutto qua. Amici come prima. E che fine ha fatto, allora, quella «maggioranza smandrappata», come l’ha definita lei, Marta Vincenzi, subito dopo la bocciatura del progetto di ristrutturazione del Lido d’Albaro, impallinato dal «fuoco amico» di Italia dei valori, Verdi e Rifondazione? Tutto a posto, replica sempre il sindaco. Che però, in contemporanea, a proposito della gronda di ponente (altro argomento in grado di creare qualche mal di pancia nella maggioranza), sente il bisogno di dichiarare testualmente: «La giunta non andrà in crisi sulla gronda». Affermazione che suona più come auspicio che come certezza.
Intanto Marta Vincenzi manda una lettera ai presidenti di Provincia e Regione. «La giunta sulla gronda ha deciso - spiega -. Ho scritto a Repetto e Burlando perché gli enti locali firmino l’accordo di programma legato all’ultimo progetto di Società Autostrade scaturito dal dibattito pubblico. Ora - insiste Marta Vincenzi - la Società Autostrade consegnerà formalmente il progetto ad Anas, ministero e agli enti locali che devono dare via a un accordo di programma con un voto nelle assemblee di Comune, Provincia e Regione. Insomma devono mettere una firma tutti i sottoscrittori del protocollo firmato nel 2006. Il Comune il suo pezzo l’ha fatto». Se poi qualcuno parla di commissario per sveltire le cose, ecco il coniglietto del sindaco uscire dal cilindro: «Mi autocandido io. Penso di meritarmi la carica». Ma se poi i consiglieri di maggioranza non voteranno l’accordo di programma definitivo? Lapidaria, Marta: «Andremo tutti a casa». E fa di nuovo balenare i fantasmi di crisi. Per poi concludere, con una nuova sterzata di ottimismo della volontà contro il pessimismo della ragione: «Penso che non ci sia alcun pericolo visto che nella verifica di maggioranza abbiamo parlato solo di sostituire l’assessore entrato in Europa». Dicci niente, visto che Francesca Balzani era «tecnica» in quota Pd, e se fosse sostituita da un’altro Pd toglierebbe la poltrona da sotto la schiena a qualche velleitario (o velleitaria) Idv! Altri mal di pancia all’orizzonte, vero sindaco? Intanto, sulla gronda, l’opposizione di centrodestra si schiera a favore dell’autoconvocazione: «Propongo ai consiglieri di minoranza - spiega Raffaella Della Bianca, capogruppo Pdl a Tursi - la firma per autoconvocare una seduta monotematica sulla gronda, entro una ventina di giorni. Senza escludere, naturalmente, ulteriori azioni ancora più incisive contro l’inerzia di giunta e maggioranza».

Scalpita infine il presidente degli industriali, Giovanni Calvini, secondo cui «alla città e agli operatori economici poco interessano i bizantinismi sulla gronda: è venuto il momento di dire chiaro e tondo chi ci sta e chi non ci sta. Faccio appello - conclude Calvini - perché tutti facciano la loro parte velocemente. Basta discussioni, passiamo alla realizzazione».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica