Cronache

Per Mastella zeri ovunque ma non a Zeri

Tanti zeri, ma non a Zeri. Nel paese della Lunigiana che sogna di diventare ligure, Clemente Mastella ha sbancato, distanziando notevolmente gli alleati-concorrenti dell’Unione alle primarie: 60 per cento dei voti per lui, quando Prodi è rimasto al 27, Bertinotti all’11 e agli altri candidati è rimasto da spartirsi un misero 2 per cento.
Sono stati 143 coloro che hanno deciso di votare Mastella nell’unico seggio allestito per le primarie, mentre 67 hanno votato Prodi, 31 Bertinotti. «Credo sia il miglior risultato in tutto il Centro Nord - commenta il senatore dell’Udeur Egidio Pedrini, che di Zeri è sindaco - e che abbiano pagato la nostra posizione di centro in una zona notoriamente rossa, oltre che l’autonomia dai Ds all’interno dell’Unione. Siamo collegati ma non appiattiti. Questo significa che tenere una dialettica con i Ds premia, mentre l’allineamento non paga».
Pedrini è stato eletto sindaco a capo di una coalizione di centrosinistra nel 2004. Zeri ha poco più di 1.300 abitanti e segna il confine di tre regioni: Toscana, Emilia Romagna e Liguria. Si estende su 80 chilometri quadri e i vari centri sono collegati da strade di montagna.

È un centro noto per i suoi paesaggi appenninici ed ha ambizioni di stazione sciistica.

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