Matematica peggio di un virus per oltre 1000 aspiranti medici

Candidati tesi (e qualche mugugno) al termine della prova

Sono stati i quiz di matematica e fisica, soprattutto, a mettere in difficoltà i 1.014 giovani che ieri mattina hanno partecipato nel polo didattico di corso Gastaldi a Genova ai test di ingresso per la facoltà di Medicina e Chirurgia. Solo 200 i posti in palio. Molti volti tesi e stanchi anche tra genitori ed amici dei candidati per la nottata passata in bianco, con molte sigarette fumate nervosamente. Nel capoluogo ligure si sono presentati 1.014 studenti su 1.190 iscritti. Gli aspiranti medici sono aumentati rispetto allo scorso anno quando a tentare le prove erano stati 930. Alle 12.30, alla spicciolata, iniziano a uscire i primi ragazzi. «Ma tu come hai risposto a quella sulla reggia di Caserta?», «La costituzione italiana è entrata in vigore nel 1948 o nel ’49?», si chiedono i ragazzi. Ma la bestia nera di questi test non è stata la cultura generale. Matematica e fisica hanno messo in crisi la maggior parte degli aspiranti medici. I ragazzi hanno avuto poco più di un mese per prepararsi. Appena finiti gli esami di maturità hanno avuto solo una settimana di svago e poi di nuovo sui libri.

C’è chi tenta per la seconda volta ed è disposto a riprovare se non dovesse passare. «Perchè è quello che voglio fare - spiega Gianmario, genovese di 20 anni - è la decisione della mia vita. Anche se trovo le prove anticostutizionali. La vita di una persona non può essere decisa in base a un test».

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