La materna di design è come un'Arca di Noè

Cinque anni di lavori e 5,5 milioni per finire la nuova scuola dell'infanzia del Comune

La materna di design è come un'Arca di Noè
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Cinque anni di lavori e 5 milioni e mezzo di euro per realizzare la nuova scuola comunale di Alzano Lombardo, in Lombardia. Già inaugurata qualche mese fa, è stata ora ultimata e a settembre potrà ospitare oltre 125 bambini. È pienamente operativa la nuova scuola dell'infanzia "Arca di Noè": un padiglione prezioso, con vetrate enormi, rivestito in mosaico di vetro bianco e serramenti in bronzo, scandito da una serie di shed in copertura e immerso nel parco storico di Villa Paglia. Finanziata da Regione Lombardia, Gse, Fondazione Cariplo e dal Comune di Alzano Lombardo si sviluppa su circa 3.380 mq del complesso vincolato dalla Soprintendenza. A firmare il progetto è lo studio C+S Architects di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, in collaborazione con lo studio Capitanio di Bergamo. Cappai e Segantini lavorano da più di vent'anni su progetti di edilizia scolastica. Le loro scuole sono conosciute a livello internazionale, sono state utilizzate come best-practice per scrivere le linee guida del MIUR e sono state esposte alla 15° Biennale di Architettura di Venezia. "Il progetto è nato dalla consapevolezza che la vecchia scuola della Busa, costruita negli Anni Cinquanta, non poteva essere efficientata e resa antisismica con risultati soddisfacenti - ha motivato soddisfatto il sindaco Camillo Bertocchi - Così la scelta è stata la demolizione e ricostruzione della scuola in un ambito diverso, con una migliore esposizione solare e climatica e una posizione più centrale rispetto alla città, al fine di facilitare l'accessibilità e la prossimità ai servizi pubblici favorendo la didattica.

È un edificio costruito per essere sicuro, funzionale e altamente performante e che raccoglie tutte le migliori tecnologie oggi disponibili. Una scuola pensata e progettata per favorire nuovi modelli di apprendimento, ospitandoli in un luogo accogliente e flessibile". Nuova e innovativa, piena di luce con un filo conduttore: gli animali del famoso puzzle che Enzo Mari ha disegnato per Danese nel 1957. "Le domeniche, sopra un tavolino davanti al camino, la mamma e la nonna sparpagliavano gli animali di Enzo Mari e io e mia sorella giocavamo a ricostruire il puzzle spoega l'architetto Alessandra Segantini - Amavo quel gioco, amavo toccare il legno, amavo vedere come tutti i pezzi componevano un insieme dove tutte le figure si abbracciavano... il calore di quel momento era custodito da qualche parte nella memoria per riaffiorare quando ho iniziato a pensare alla scuola di Alzano.

Volevo che ogni bambino provasse quel calore nella mia scuola... quell'idea di stare insieme, quel piacere di giocare imparando. Per questo ho proposto al team di incidere quegli animali lungo il percorso che conduce alla scuola, come se la scuola diventasse un'arca di Noè che salva il mondo e dove tutti, animali, bambini, piante si abbracciano".

Ecco che l'ippopotamo ospita il deposito passeggini e tricicli, il maiale e il toro diventano l'areazione della centrale termica gli animali colorati sono sul paviment dei bagni e diventano attrezzature didattiche e giochi a grande scala disegnati ad hoc. In sintesi, una scuola che fa scuola.

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