Economia

Il mattone rende il 9,5%

Presentato il primo Indice immobiliare italiano. Gli uffici superano la media di mercato con il 10%. Frenano invece i negozi, gli edifici industriali e soprattutto le abitazioni

da Milano

Sono soprattutto gli uffici a tenere alti i rendimenti del mercato immobiliare italiano: la loro performance nel 2004 è stata infatti del 10%, superiore quindi alla media che è del 9,5%. È quanto risulta dall’Indice immobiliare italiano, elaborato dall’Istituto Nomisma in collaborazione con Ipd (Investment Property Databank). Si tratta del primo indice ufficiale, per il quale sono state necessari quattro anni di stime dell’andamento del mercato: dal 2000 a oggi, gli investimenti immobiliari sono più che raddoppiati.
«La nostra banca dati - spiega la responsabile del progetto, Daniela Percoco, coordinatore di Nomisma Real Estate - è uno strumento per gli investitori istituzionali, compresi i numerosi fondi stranieri che investono nel nostro Paese, e raccoglie le loro valutazioni annuali. In questo campione, gli uffici rappresentano la percentuale maggiore, col 58%: l’elevato rendimento registrato da questo segmento di mercato dipende soprattutto dall’aumento di valore degli immobili, ben superiore alla media, mentre l’incremento degli affitti è stato più contenuto, contrariamente a quanto è avvenuto per negozi e centri commerciali».
Il «mattone» si mantiene comunque un investimento redditizio: in totale, il mercato immobiliare italiano ha registrato nel 2004 una crescita in valore capitale del 3,5% e un rendimento da entrate del 5,8%. La crescita del capitale del 2004 è stata determinata da una crescita delle entrate lorde del 3,2%, un risultato in linea con quello dell’anno precedente. Anche il livello degli affitti è complessivamente aumentato nella misura del 2,5%.
Considerando i singoli segmenti di mercato, si nota che è stata leggermente sotto la media la redditività degli immobili industriali e commerciali (che nella banca dati rappresentano rispettivamente il 9 e il 20%), attestata per entrambi al 9,3%. Ma a frenare l’andamento complessivo è stato il segmento degli immobili residenziali (13% della banca dati), la cui redditività non ha superato l’8,3 per cento.


Il valore complessivo degli immobili compresi all’interno del campione osservato dall’Indice ammonta a 8,2 miliardi di euro, che rappresentano circa il 15% del valore del mercato degli investimenti istituzionali.

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