Paola Fucilieri
Dopo le parole grosse, i toni alterati e minacce di ogni tipo, sembrava che gli animi si fossero calmati. E che quel litigio, scoppiato improvvisamente, intorno a mezzanotte, allinterno di un ristorante cinese di via Canonica (zona Sempione) e solo tra avventori della comunità degli occhi a mandorla, una ventina in tutto, seduti a due diversi tavoli, fosse morto così comera nato: per nessun motivo particolare.
E invece era solo linizio di quella che, quattro ore più tardi, sarebbe poi diventata una rissa in piena regola. Con piatti che volavano come frisbee e bicchieri trasformati in missili vaganti. Il tutto corredato dallaltissimo tasso alcolico dei litiganti. Talmente maleodoranti che i poliziotti giunti sul posto si sono quasi sentiti male per la puzza di alcol misto a quello di persone che hanno ben poca cura della loro igiene personale. Un odore talmente stantio e penetrante che, parecchio tempo dopo, anche dopo aver lasciato i cinesi arrestati per rissa (gli altri, sentendo le sirene, sono riusciti a battersela, ndr) nelle camere dei fermati della questura, gli agenti delle volanti hanno continuato a sentirlo intorno a loro.
A chiamare la polizia era stato il titolare del ristorante, il 43enne Juyu Feng, che ha dato il suo nome al locale. Luomo, infatti, ha cominciato a disperarsi quando ha notato che gli avventori di entrambi i tavoli non solo, nonostante il passare delle ore (soprattutto di quella di chiusura: erano quasi le 4.30 e, per questo, Juyu, oltre ai danni, si è poi dovuto tenere anche una multa salata per non aver rispettato gli orari degli esercizi commerciali, ndr), non accennavano ad andarsene, ma che anche la rappresaglia verbale non solo avrebbe decretato la fine di tutte le suppellettili del locale, ma avrebbe finito per distruggergli il locale.
Allarrivo delle volanti, infatti, il locale appariva davvero malconcio, i danni fatti ingenti.
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