da Milano
«Siamo lInter, dobbiamo fare bene fino in fondo. Ci tenevo a queste due cose soprattutto per scusarmi con la società e i tifosi per la partita di martedì sera. Io non ho intenzione di mollare». Roberto Mancini rompe il silenzio, si scusa con tutti e tira le orecchie ai giocatori: «Ho passato due giorni pieni damarezza, però bisogna essere logici e razionali e pensare che la stagione non è finita: ci sono ancora sei partite di campionato col secondo posto da conquistare e la coppa Italia. Ora dobbiamo far bene fino in fondo. Si può anche perdere una partita ed essere eliminati dalla Champions, però nel secondo tempo col Villarreal labbiamo fatto nel modo peggiore, non giocando. Ecco perché capisco lo sfogo dei tifosi allaeroporto, anchio mi sarei comportato così e questa loro reazione deve essere interpretata come una prova damore verso squadra e società. Purtroppo non abbiamo onorato la maglia dellInter e questo ci dispiace molto».
Non accetta però di sentir parlare di giocatori che remano contro: «Non ho mai visto calciatori che vanno in campo per giocare male. Purtroppo, nei miei 20 mesi da allenatore dellInter, è la prima volta che mi capita di giocare male una gara così importante. Bisogna fermarsi a ragionare ora; dopo la partita era troppo semplice parlare, a mente fredda invece cè la possibilità di essere più razionali».
Mancini non ha però intenzione di dimettersi: «Non sono abituato a fare queste cose.
Mea culpa del tecnico: «Mi scuso, ma non mi dimetto»
«Non sono uno che scappa, e poi cè la coppa Italia da conquistare. Giusti gli insulti dei tifosi, al posto loro avrei fatto lo stesso. Ma i ragazzi non remano contro»
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