Medici liguri nel mirino del fisco

Medici sotto il torchio del fisco. È scattata infatti il 12 settembre scorso l’operazione C.a.m.i.c.e. (Controllo Attività Medica Intramuraria per il Contrasto dell’Evasione), una capillare iniziativa di verifica nei confronti dei medici ospedalieri che esercitano la professione in modalità intramuraria presso cliniche o studi privati.
I funzionari della direzione regionale e degli undici uffici dell’Agenzia delle Entrate della Liguria sparsi sul territorio regionale, hanno infatti svolto indagini su noti primari, docenti universitari e medici ospedalieri, in particolare ortopedici, cardiologi, dermatologi, specialisti scelti in ogni caso tra le categorie più richieste da parte dei pazienti. I risultati sono particolarmente significativi: il 40 per cento dei professionisti visitati non ha superato il check-up, in quanto non ha emesso una o più ricevute nell’arco della giornata controllata. In alcuni casi particolarmente eclatanti, il «tasso di mancata emissione» ha raggiunto il 30-40 per cento nell’arco dell’anno, con punte superiori al 60 per cento.
I verificatori del fisco hanno effettuato controlli incrociati, non soltanto sulla fatturazione delle prestazioni e sul corretto svolgimento degli adempimenti fiscali, ma anche sull’esistenza dei requisiti per svolgere tale tipo di attività, sulla compatibilità degli orari delle prestazioni libero-professionali con il servizio presso le strutture pubbliche e sulla regolarità dell’autorizzazione. Le informazioni ottenute sono state trattate nel rispetto dei dati personali e in particolare di quelli sensibili, omettendo ovviamente di acquisire notizie circa l’identità dei pazienti e le loro patologie. La direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate segnalerà i risultati dell’indagine alle Asl e alle Aziende ospedaliere, in quanto strutture potenzialmente danneggiate dal comportamento dei medici. In diversi casi sono in corso indagini bancarie, per individuare irregolarità non emerse dai primi controlli, così come sono in essere ulteriori approfondimenti relativi all’intera operazione.


«La situazione messa in luce dai funzionari delle Agenzie delle Entrate della Liguria è molto grave - commenta a caldo Claudio Montaldo, assessore regionale alla Salute -a questo punto gli organi preposti svolgeranno tutte le indagini del caso e le Asl liguri si dovranno tutelare per eventuali danni subiti. Di fronte a questi dati la Regione ha intenzione di rilanciare l’attività intramoenia nelle sedi pubbliche dedicate».

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