Medicinali sui banconi Ipercoop

Medicinali sui banconi Ipercoop

Fabrizio Graffione

Ieri pomeriggio la prima farmacia nell'ipermercato L'Aquilone di Bolzaneto. Fra due o tre anni «l'aspirina» della Coop. Pardon, non l'aspirina, che è soltanto della Bayer, ma quell'intruglio di ingredienti pressati in una pasticca o sciolti in una bustina che fanno passare il mal di testa.
L'annuncio arriva ieri mattina, alla presentazione della farmacia in mezzo agli scaffali dove si vende marmellata, biscotti, caffè e latticini.
«La Coop - dicono i responsabili del progetto farmacie negli ipermercati liguri - ha in programma di produrre l'aspirina a marchio Coop. Mi raccomando, però, non potete scrivere aspirina perché la Bayer ci ha già scritto alcune raccomandate spiegando che è un prodotto soltanto loro. Un pochino come il marchio del Martini per le bevande alcoliche. Negli anni scorsi siamo riusciti a produrre, grazie ad accordi europei, il latte in polvere. Il prodotto è uguale su tutto il territorio e per tutti i fabbricanti. Il prezzo è crollato da una ventina di euro a meno di dieci euro la confezione. E con l'aspirina sarà uguale. Soltanto che, al momento, siamo fermi. C'è un muro di omertà concorrenziale che rallenta molto il cammino del nostro progetto».
E intanto i farmaci a basso costo, scontati del 20, 25 e 30 per cento, sono già una realtà a Bolzaneto e all'Ipercoop a Savona. Un altro paio di farmacie saranno aperte nei grandi magazzini di Marasco e Sarzana nelle prime settimane del 2007. Entro la fine dell'anno prossimo, poi, il piano prevede di aprirne un'altra mezza dozzina su tutto il territorio ligure nei supermercati Coop oltre i duemila metri quadrati, come Albenga, Terminal Traghetti a Genova Di Negro, via Saffi a La Spezia e altri.
Lo slogan delle aperture, che seguono le prime tre a Carpi (Modena), Bari e Ferrara, e alle altre 25 già operanti in tutta Italia, è lo stesso: «Convenienza e sicurezza non sono una novità alla Coop. I farmaci sì».
Le farmacie tra gli scaffali delle paste e dei formaggi sono chiamati «Spazio salute», dei «corner» adibiti alla vendita di farmaci. Nomi azzeccati, perché tra le offerte uno per tre, tre per cinque, 50 per cento, non è possibile comprare anche, e buttare nel cestino della spesa, tutti i farmaci disponibili normalmente. I medicinali per le massaie sono in tutto circa duecento. Si tratta di quelli senza obbligo di prescrizione, i sop, e quelli da banco, gli otc, over the counter. Ci sono gli analgesici, come le aspirine, i prodotti per l'intestino, per i dolori reumatici, i vicks vaporub. Insomma, tutti quei farmaci che negli altri paesi europei e del mondo da decenni vengono venduti normalmente nei supermercati senza obbligo di ricetta e che, come tutti gli altri prodotti della grande distribuzione, rientrano nel piano di sconti e promozioni varie. L'unica differenza è che a venderli, invece della commessa con il grembiule verde e il marchio rosso della Coop, ci saranno tre giovani farmacisti, sia a Bolzaneto, sia a Savona. Inoltre la cassa è direttamente nel reparto e quindi il sacchetto della spesa nel punto della farmacia, deve essere messo a parte nel carrello. Ieri a vendere la prima medicina a una signora abbonata alla Coop, è stata la dottoressa Roberta Sala, 35 anni, genovese.
«Prima lavoravo in una farmacia del centro città genovese - spiega Roberta Sala - ha fatto domanda per lavorare alla Coop e mi hanno assunto. Sono stati oltre cento i colleghi, in Liguria, che hanno partecipato al concorso per i sei posti disponibili. Sono contenta di essere stata assunta.

Prima ero costretta a fare l'orario spezzato. Invece ora lavoro sette ore di fila, ovviamente con i turni anche il sabato e la domenica. Un nuovo assunto in una farmacia riceve uno stipendio di circa 1050 euro al mese. Alla Coop lo pagano 1200 euro al mese».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica