Roma - "Sospendere
idratazione e nutrizione significa sospendere le funzioni vitali di una
persona, al di là della sua situazione fisica e di salute. Quindi queste
funzioni non possono essere assolutamente considerate delle terapie, dei
farmaci invasivi o straordinari". È quanto ha affermato il cardinale Angelo
Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, ai microfoni della "Radio
Vaticana" in merito alla vicenda di Eluana Englaro e alla sentenza della
Corte di Cassazione che in via defintiva ha autorizzato l’interruzione di
alimentazione e idratazione della giovane.
Il medico: "Non soffrirà" Eluana Englaro si trova "in una
condizione simile a quella di una persona in anestesia totale, per cui non
soffrirà". In ogni caso per scongiurare anche la più remota ipotesi di
questo tipo sarà possibile utilizzare "una piccola dose di sedativi". È
quanto afferma all’Adnkronos il professor Carlo Alberto Defanti, il
neurologo che dal 1995 ha in cura Eluana Englaro, ex primario del Niguarda
di Milano e studioso di problemi bioetici.
"Chi si oppone lo fa per battaglia ideologica" Il gran clamore intorno al caso di Eluana Englaro e alla
sentenza della Corte di Cassazione nasce dal fatto che per la prima volta si
assume una decisione "trasparente" su un tema come questo; poi chi si
oppone alla sentenza lo fa "per una propria battaglia di principio e non
perchè ha a cuore la sorte di Eluana".
In linea assoluta non si può escludere dolore La questione della sofferenza è complicata, spiega il professore: "Da un
punto di vista teorico non è possibile dire se nonostante i danni devastanti
al cervello possa avere qualche forma di sensazione, questo in linea
assoluta non si può escluderlo: i filosofi hanno argomentato parecchio su
queste cose". Tuttavia, per Eluana, "probabilmente c’è una
disconnessione fra la corteccia cerebrale e gli stimoli che arrivano dal
mondo esterno e dal mondo interno", ebbene "in questi casi noi abbiamo
tutte le ragioni di ritenere che Eluana si trovi in uno stato paragonabile a
quello in cui si trova una persona in anestesia generale e quindi non
soffrirà".
"Piccole dosi di sedativo" "Io non posso fare un’affermazione apodittica, mi muovo su un terreno
empirico di scienza naturale. Chi fa affermazioni assolute può dire anche il
contrario e smentire quanto io sto spiegando", aggiunge Defanti che
spiega anche come in casi come questi ci sia una controversia in ambito
internazionale sull’opportunità "di somministrare piccole dose di analgesici
sedativi in modo da eliminare un’ipotetica sofferenza. Ecco - sostiene il
professore - io nel dubbio sono a favore di questa seconda opzione e se si
riuscirà a fare quello che la Corte d’appello di Milano e la Cassazione hanno
autorizzato consiglierò questo approccio a chi dovrà intervenire (il
professor Defanti oggi in pensione, non potrà effettuare direttamente
l’intervento, ndr)".
Accuse retoriche "La retorica molto forte" usata da chi si
oppone a lasciare andare Eluana, ha detto ancora il professore Defanti, "è
che Eluana morirà di fame e di sete.
Il medico di Eluana: "Non soffrirà è in anestesia" Bagnasco: "No all'interruzione dell'idratazione"
"Queste funzioni non possono essere considerate delle terapie, dei farmaci invasivi o straordinari", lo ha affermato il cardinale Bagnasco, presidente dei vescovi italiani. Carlo Alberto Defanti, medico di Eluana: "La usano per una battaglia ideologica"
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