Mediobanca chiude l’era Geronzi Pagliaro presidente

Dopo tre anni si chiude la presidenza di Cesare Geronzi a Mediobanca. Il patto di sindacato della banca d’affari ha ieri deciso che, in caso di passaggio del banchiere di Marino alle Generali, la presidenza andrà a Renato Pagliaro, oggi direttore generale. Allo stesso modo sarà il consigliere Angelo Casò a salire alla presidenza del patto al posto di Geronzi. In pratica ieri è avvenuto il passaggio formale delle decisioni prese venerdì scorso. Compresa la definizione della lista dei 19 consiglieri per il prossimo cda della compagnia, che verrà votata nell’assemblea del 24 aprile. Nel cda, per Mediobanca, ci sono i nomi dell’amministratore delegato Alberto Nagel e del vice dg Saverio Vinci. Il che può far pensare a una crescita di Vinci, forse futuro direttore generale in Mediobanca. Ma è ancora presto per esserne certi: Nagel e Pagliaro vaglieranno questa e altre questioni aperte a iniziare dal 24 aprile.
Il patto ha anche chiarito alcuni punti in sospeso. Tra i quali, le altre conseguenze dell’uscita di Geronzi. Ebbene, nel cda il posto lasciato libero resterà tale: il numero dei consiglieri scenderà da 22 a 21. È stato chiarito che il diritto a cooptare un nuovo membro non verrà esercitato dal gruppo delle banche azioniste, che già contano una rappresentanza adeguata. Nessuno spazio, dunque, per l’ipotesi di ingresso di Luigi Castelletti, vicepresidente di Unicredit in quota Cariverona. Allo stesso modo anche il comitato esecutivo scende da 9 a 8 membri. Non è stato invece ancora determinato chi sostituirà Geronzi nei comitati nomine e remunerazioni, un tema che resta dunque sul tavolo. Il patto dei soci ha tra l’altro autorizzato lo svincolo della partecipazione detenuta dalle Acciaierie Valbruna della famiglia Amenduni, pari allo 0,7% del capitale, che così esce dal sindacato.
Dopo il patto, si è riunito il comitato nomine, che ha dato il via libera definitivo alla lista per il cda del Leone. L’elenco vede in cima il nome di Geronzi. Seguono Vincent Bolloré (futuro vice) e Nagel (anch’esso vice). Poi Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot, i due attuali amministratori delegati del Leone.
Tra le new entry, Angelo Miglietta (segretario generale della Fondazione Crt) e Saverio Vinci. Confermati invece Ana Patricia Botin, Francesco Gaetano Caltagirone, Diego Della Valle, Leonardo Del Vecchio, Petr Kellner, Alessandro Pedersoli, Lorenzo Pellicioli, Reinfried Pohl e Paolo Scaroni.

Gli ultimi tre nominativi della lista (destinati prevedibilmente e non essere eletti, perché alla lista di maggioranza andranno 16 posti su 29) sono quelli dei professionisti Giovanni Crostarosa Guicciardi, Mario Ragusa e Ugo Rock.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica