Con Mediobanca e Goldman parte il riassetto di Sintonia

da Milano

Decolla Sintonia, la cassaforte dove i Benetton hanno raccolto le partecipazioni nelle infrastrutture. Gs Infrastructure Partners I, braccio di Goldman Sachs, e Mediobanca hanno acquistato rispettivamente il 3% e l’1% della società lussemburghese (Sintonia Sa) dalla capogruppo italiana (Sintonia Spa), secondo gli accordi presi a fine settembre.
È stato quindi nominato il nuovo consiglio d’amministrazione e sono state trasferite sotto il cappello della holding nel Granducato le partecipazioni aeroportuali, rimaste in capo a Sintonia Spa. Si tratta del 31,5% di Investimenti e Infrastrutture, la società che controlla Adr, e il 24,38% di Sagat (Aeroporto di Torino). Queste si affiancano alle quote in Atlantia e Telecom (attraverso l’8,39% in Telco). Non trasloca invece Grandi Stazioni.
Nel consiglio entrano tre rappresentanti di Sintonia Spa, ossia Gilberto Benetton, Gianni Mion e Carlo Bertazzo, due esponenti di primo piano di Goldman Sachs (Paolo Zannoni e Philippe Camu), uno di Mediobanca, Alessandro Bertani (vicedirettore centrale di Piazzetta Cuccia) e un manager di Sintonia Sa, Gustave Stoffel. Presidente è stato nominato Jean Hoss, legale dello studio Elvinger Hoss & Prussen in Lussemburgo, che esprime anche il consigliere Karl Pardaens, mentre un altro amministratore è un fiscalista di Atoz, Alex Sulkowski.


Gs Infrastructure Partners e Mediobanca si sono infine impegnati a sottoscrivere, come già comunicato, un aumento di capitale da 1,1 miliardi di euro per raggiungere rispettivamente il 16,3% e il 5,5% di Sintonia Sa, dove la Spa risulterà diluita al 78,2%. L’obiettivo finale è una raccolta di quattro miliardi di euro. Proseguono intanto colloqui per l’ingresso di investitori industriali.

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