Mediobanca al rush finale, venerdì si convocano i consigli

da Milano

Bisogna limare ancora molti dettagli, e chiarire bene i ruoli del cda e dell’esecutivo. Ma il dado sembra tratto, a Mediobanca, che venerdì, con i cinque giorni di anticipo previsti dalla legge, convocherà tutti i comitati e i consigli che daranno il via al ritorno al sistema di governance tradizionale, nella data prevista del 18 settembre.
Anche ieri in Piazzetta Cuccia si è lavorato alacremente per trovare soluzioni in grado di soddisfare le richieste del management, custode dell’autonomia gestionale dell’istituto, e del presidente del consiglio di sorveglianza, Cesare Geronzi, intenzionato a far valere le proprie prerogative di custode, a sua volta, delle strategie, insieme con gli altri grandi soci del patto di sindacato. Come emerso ieri, ci vorranno ancora alcuni giorni per arrivare a un accordo tra Alberto Nagel, rappresentante del management, e Geronzi. Fonti vicine alla banca riferiscono che alcune delle proposte contenute nella documentazione di riforma dello statuto elaborata dai manager (e su cui è al lavoro il giurista Piergaetano Marchetti) attendono ancora una risposta da parte di Geronzi. Poco filtra sulle questioni da sciogliere anche se, secondo indiscrezioni, tra i nodi più delicati ci sarebbero quelli relativi alla composizione e ai poteri del comitato esecutivo, organo cui sarà affidata la gestione della banca, e la delega sulle partecipazioni strategiche (Telecom, Rcs e Generali), attualmente affidata al presidente del consiglio di gestione Renato Pagliaro. E proprio la destinazione, nonché le deleghe, di Pagliaro nella nuova Mediobanca sarebbe oggetto di trattativa con la richiesta del management di affidargli la vicepresidenza.
Nonostante la trattativa sia complessa, sia Geronzi sia Nagel (che nei prossimi giorni dovranno incontrarsi nuovamente) sono impegnati a raggiungere un accordo. «Si procede in modo costruttivo e non si molla un attimo», fanno notare fonti finanziarie. Non a caso anche ieri la sede di Mediobanca (da cui era assente Nagel) è stata il crocevia di incontri tra i protagonisti della partita: Geronzi si è intrattenuto per oltre due ore con Marchetti, incaricato di redigere il nuovo statuto.
Subito dopo l’uscita di Marchetti, poco prima dell’ora di pranzo, ha varcato il portone di Piazzetta Cuccia uno dei soci di Mediobanca, Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli e componente del comitato governance, anche lui a colloquio da Geronzi per circa un’ora. E da ambienti vicini alla presidenza del consiglio di sorveglianza di Mediobanca continua a trapelare una completa fiducia sul raggiungimento di un accordo al punto che sono attese a breve le convocazioni per tutti gli organi sociali che dovranno decretare l’addio al duale. L’obiettivo di Geronzi è di ritornare al sistema tradizionale con l’assemblea di bilancio del 28 ottobre.

E per fare questo è necessario che entro il 18 settembre si riuniscano comitato governance, consiglio di sorveglianza e patto di sindacato di Piazzetta Cuccia per approvare le modifiche allo statuto, proposte dal consiglio di gestione, e permettere così allo stesso Cdg di convocare l’assemblea anche in sede straordinaria per l’avvio alle modifiche.

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