da Milano
Con il rientro a Milano del presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi, lunedì 25 agosto, è attesa anche la ripresa dei contatti per giungere alla revisione della governance di Mediobanca, con labbandono del sistema duale e il ritorno al sistema tradizionale. La partita, che nelle sue linee guida si è chiusa in luglio con lapprovazione da parte dei grandi soci, va portata a termine in settembre, in tempo per permettere allassemblea di fine ottobre di approvare la riforma della governance. Ma i prossimi giorni saranno decisivi per capire quali margini ci saranno per riportare la pace tra il presidente Cesare Geronzi e i manager Alberto Nagel e Renato Pagliaro, rispettivamente ceo e presidente del comitato di gestione, contrari al ritorno alla governance tradizionale per timore di perdere lattuale autonomia nella gestione operativa della banca.
Da lunedì Geronzi avrà vari contatti con i due manager, con i soci e con Piergaetano Marchetti, giurista che ha scritto lo statuto. Ed è proprio su questo testo che possono aprirsi i margini per una trattativa. Tre le questioni su cui si può ragionare: gli organi, le deleghe e i crediti. La prima riguarda il numero dei comitati e quello dei membri del cda. La composizione del comitato esecutivo, in particolare, risulterà decisiva per capire i meccanismi decisionali. Mentre sul numero dei vicepresidenti del cda si potrebbe trovare un compromesso che permetta sia a Pagliaro sia a Nagel di avere qualifiche di un certo status, da riempire poi, attraverso le deleghe, di contenuti. Infine cè la questione dei crediti, e cioè del limite oltre il quale i manager dovranno ricorrere allesecutivo. Il rischio è quello di una rottura, con il divorzio dellattuale management.
In ogni caso lagenda è fitta: nella prima settimana di settembre si dovrebbe tenere il comitato governance che licenzierà lo statuto, passandolo al consiglio di gestione. Che, a sua volta, proporrà a quello di sorveglianza il nuovo testo, per la delibera. A quel punto il cdg dovrà convocare lassemblea, che dovrebbe coincidere con quella di bilancio del 28 ottobre. Per questo tutta la trafila dovrà essere conclusa 40 giorni prima di allora. Tra le scadenze in agenda, un consiglio di gestione è già convocato per i conti il 18 settembre, ma è possibile che la governance venga approvata qualche giorno prima.
Resta da vedere quali mosse intenderà fare Unicredit, primo socio di Mediobanca, che secondo indiscrezioni avrebbe in serbo un comitato strategico per la prossima settimana o al massimo il 2 settembre per decidere come comportarsi nel comitato governance di Mediobanca, dove siede il presidente di Unicredit, Dieter Rampl.
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