La capitale celebra la Giornata della Memoria. Con uniniziativa dopo laltra. Per non dimenticare.
In mattinata è il ministro della Gioventù Giorgia Meloni a dare il via alla girandola di eventi con una visita ai bambini della scuola elementare Palatucci dove, assieme al Fondo nazionale ebraico per lambiente, ha commemorato le vittime della violenza nazifascista. «Ricordiamo la barbarie più terribile della storia nellanniversario della sua fine - ha detto il ministro - consapevoli che non siamo poi così lontani dallOlocausto perché la violenza serpeggia costantemente intorno a noi: il nostro dovere della memoria è anche quello di essere oggi delle sentinelle e di prendere esempio da chi ha fatto una scelta diversa». Al Quirinale, invece, sono state premiate le scuole vincitrici del concorso «I giovani ricordano la Shoah», alla presenza, tra gli altri, del sindaco Gianni Alemanno, del presidente della Provincia Nicola Zingaretti e del vicepresidente della Regione Esterino Montino. Sempre in mattinata, una delegazione dellUnione nazionale giovani avvocati ha esibito le stelle di David allingresso del Tribunale per ricordare i colleghi ebrei cancellati dagli albi per effetto delle leggi razziali.
Il giorno della Memoria è stato scelto anche per inaugurare una mostra documentale al Museo storico della Liberazione, che rimarrà aperta fino al 14 febbraio, sulla prostituzione forzata nei lager, un volto inedito della follia nazista. Lesposizione approda per la prima volta in Italia grazie alla cooperativa sociale «Be Free» e il patrocinio delluniversità Roma Tre.
Il sindaco Alemanno ha preso parte inoltre ad una cerimonia, nel campo nomadi Casilino 900, per ricordare il «Porrajmos», lo sterminio dei rom e dei sinti che morirono assieme agli ebrei nei campi. Erano esposti cartelli che raccontavano la tragica storia ed è stato proiettato il documentario «Lacrime di memoria» per non dimenticare ciò che successe durante la seconda guerra mondiale. «Oggi è il giorno della Memoria - ha detto il primo cittadino - e dobbiamo ricordare che lOlocausto non fu solo quello degli ebrei, ma ci sono stati altri stermini che hanno riguardato i rom, i sinti, gli omosessuali, i disabili». Per ricordare che le deportazioni non colpirono solo ebrei e prigionieri politici, ieri sera una fiaccolata è partita dallEsquilino e ha raggiunto via degli Zingari. Nel corteo anche il sindaco.
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