Gian Piero Scevola
Il mondiale che non taspetti: quello del ricordo, della memoria, dei bei tempi andati. Perchè parlare di Germania 2006 è troppo facile; decisamente più impegnativo ricordare i titoli conquistati negli anni Trenta da un certo Giuseppe Meazza. Preistoria per i ragazzi di oggi, leggenda e mito per gli innamorati del calcio che ora avranno la possibilità di rifarsi gli occhi e fare un tuffo nel passato nel visitare la mostra «Emozioni mondiali». Onorato Arisi ed Elena Del Greco, i fondatori del museo di San Siro, la più grande e gloriosa esposizioni di cimeli rossonerazzurri e non solo, hanno infatti approntato una bella raccolta di testimonianze presso il «Fun & Fun» di via Beroldo 2 (zona Loreto), dove i bambini piccoli possono divertirsi nel più grande parco giochi al coperto di Milano, ma dove i grandi possono commuoversi da oggi fino al 9 luglio, termine dei mondiali, davanti alla maglia azzurra che il Pepìn Meazza indossava a Roma nella finale mondiale del 1934 contro la Cecoslovacchia, o quella utilizzata dal nostro Balilla nel 1938.
Ma è tutto linsieme della mostra a suscitare una valanga di ricordi ed emozioni perchè, bacheca dopo bacheca, sono ripercorse tutte le edizioni dei mondiali con le maglie originali dei protagonisti, le loro firme e il contorno dei palloni impiegati in quelle edizioni, le scarpe dei giocatori, giornali dellepoca e tante, tante foto incredibili dei campioni degli ultimi ottantanni. Personaggi come Pelè, Bobby Charlton, Maradona, Picchi, Ghezzi, Bergomi, Platini, Roby Baggio, Del Piero, Totti hanno in queste sale una loro testimonianza e una presenza tangibile. Al taglio inaugurale del nastro tricolore ha provveduto Beppe Bergomi, campione del mondo nel 1982 ad appena 18 anni di età, circondato da altri monumenti del nostro calcio come Giovanni Lodetti, Mauro Bellugi, Carlo Muraro e Alessandro Scanziani.
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