Una bimba di 12 anni è morta di meningite all’ospedale Niguarda. La piccola, che abitava fuori città, era affetta da fibrosi cistica e ha contratto un’infezione da pneumococco. È arrivata in condizioni gravissime domenica al pronto soccorso dell’ospedale vicino casa ed è stata trasferita in fin di vita nell’ospedale milanese. «La piccola - spiega Susanna Esposito, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica e direttore della clinica pediatrica I del Policlinico - è stata colpita da una meningite pneumococcica che si è sviluppata in forma gravissima e l’ha portata alla morte. In questi casi non è prevista la profilassi per le persone che sono entrate in contatto».
Morire di meningite a 12 anni «per un’infezione, in molti casi prevenibile, è una vera tragedia a cui difficilmente ci si può rassegnare», commenta ancora la specialista. Questo evento, drammatico, ripropone il problema dell’utilizzo della vaccinazione contro l’agente infettivo, non solo nei bambini dei primi anni di vita, ma anche nei soggetti a rischio di età superiore. In regione Lombardia è prevista la vaccinazione gratuita per tutti i genitori che ne fanno richiesta, anche se il vaccino non è in grado di coprire tutte le tipologie di ceppo. La patologia pneumococcica, meningite compresa, «può tuttavia essere quasi del tutto evitata con l’uso dei vaccini».
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