Trentamila firme. 30mila cittadini che dicono «sì, riduciamo lo stipendio ai politici». Tante sono le adesioni raccolte dalla petizione messa nero su bianco lo scorso gennaio da Silvia Ferretto, consigliere regionale di An. Vi si chiede il ridimensionamento del 30 per cento dellindennità dei politici. Tutti i politici: parlamentari, consiglieri regionali, eurodeputati. E, se fosse per Ferretto, a vedersi assottigliato il portafogli sarebbero anche i direttori degli enti, i cosiddetti «nominati» chiamati a gestire la cosa pubblica nei palazzi delle società statali o municipalizzate.
«È un modo - spiega la rappresentante di An - per rialimentare la fiducia della gente nelle istituzioni. Le retribuzioni gonfiate della politica sono uno schiaffo morale ai tanti cittadini che fanno sacrifici per far quadrare i conti a fine mese». E allora ricordiamoli questi stipendi: al Pirellone ogni membro del parlamentino percepisce al mese 9.947 euro lordi, più o meno l80 per cento dellindennità dei colleghi nazionali. Più poveri i consiglieri di Palazzo Marino, con una retribuzione netta di «soli» 2.700 euro mensili. Benefit, gettoni di presenza e rimborsi esclusi.
A chi le chiede perché non diminuire invece il numero di politici, in fondo equiparabili a manager di alto livello, Ferretto risponde che «la Lombardia è una delle Regioni più virtuose dal punto di vista del rapporto tra numero di consiglieri e popolazione. Meglio allora agire sulla corposità dei compensi».
È lultimo atto di un percorso inaugurato da Silvia Ferretto dieci anni fa, una battaglia personale che lha resa invisa a non pochi colleghi. «Ora però - dice il consigliere - visto il successo della proposta, tra gli esponenti del partito cè persino una corsa ad attribuirsene il patrocinio». La pasionaria della lotta ai superstipendi guarda soddisfatta le migliaia di buste a lei personalmente indirizzate, con dentro i fogli firmati. Ammonticchiate sui tavoli, una diversa dallaltra, con gli indirizzi scritti a mano, sembrano lincarnazione della democrazia diretta. Ma ora la parola passa agli organi di quella rappresentativa, deputati a prenderle in considerazione.
Meno soldi ai politici Raccolte 30mila firme
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