Mercati emergenti in fermento Ford Figo per l’India

Nel mondo si stanno ridisegnando i mercati e le influenze delle grandi economie. La crisi economica accelera tendenze in atto da anni. Anche i grandi costruttori di auto hanno evidenziato i limiti del proprio sviluppo e la fragilità nascosta dalle loro grandi dimensioni. Passerà alla storia l’immagine dei presidenti di General Motors, Ford e Chrysler che chiedono aiuto al mondo politico americano. Questi giganti saranno salvati. Ford ha già rinunciato al sostegno del presidente Barack Obama, ma l’industria automobilistica americana sta uscendo dalla crisi ben ridimensionata.
Nel 2012, secondo uno studio della società statunitense Grant Thornton, i costruttori europei e asiatici attivi con propri impianti in Nord America produrranno più veicoli delle «big three». La ricerca prevede che General Motors, Ford e Chrysler ridurranno i ritmi di assemblaggio del 35% rispetto ai livelli attuali a circa 7,5 milioni di veicoli, mentre le case straniere li aumenteranno del 20% a oltre 8 milioni di unità.
Nonostante le difficoltà in patria, sia General Motors sia Ford confermano gli investimenti per consolidarsi in Brasile e in tutta l’America Latina. Gm non ha modificato il piano che prevede un investimento da un miliardo di dollari in Brasile entro il 2012 e Ford investirà 1,57 miliardi in Brasile e in Argentina.
Ford ha già confermato che investirà in India oltre 500 milioni di dollari per la nuova piccola (si chiama Figo) da lanciare nei primi mesi del prossimo anno. Tutto il Sudest asiatico sta evidenziando una particolare vitalità. Il mercato cinese è tornato a registrare i livelli di vendita boom del 2008, dimostrando di essersi lasciato alle spalle la crisi. In agosto, nel Paese della Grande Muraglia sono state immatricolate 858.300 autovetture, pari a un vertiginoso aumento del 90,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Considerando anche truck e bus, il settore ha guadagnato l'81,7% a 1,14 milioni di esemplari. Andamento nettamente positivo anche nei primi otto mesi con le sole autovetture in crescita del 36,8% a 6,23 milioni di unità. Seppure in modo ben diverso, anche il mercato europeo sta confermando di essere in ripresa.

Dopo tredici mesi di continua flessione ha registrato una crescita del 2,4% nel mese di giugno, del 2,8% in luglio e del 3% in agosto con 829.083 esemplari. Il buon bilancio di agosto è stato determinato soprattutto dall’ennesimo exploit della Germania (+28,4%), dalle conferme di Italia e Francia.

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