Il merito al Lavoro riconosciuto 25 volte all’anno

Discorso a parte merita l’ordine cavalleresco al merito del lavoro che è stato istituito con regio decreto il 9 maggio 1901. Sono 2627 quelli nominati sino ad oggi secondo la Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro www.cavalieridellavoro.it, sulla cui home page si possono trovare foto e curricula dei 25 cavalieri nominati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della festa della Repubblica dello scorso 2 giugno. Il ministro dello Sviluppo economico di concerto con quello delle Politiche agricole sceglie, ogni anno, 40 candidati da proporre al presidente della Repubblica. Fra questi vengono scelti 25 imprenditori, ai quali è conferito il titolo. Un «club» molto ristretto che come scritto sul loro sito «non si limita a una pura funzione di rappresentanza associativa, ma costituisce per gli iscritti uno strumento di presenza dinamica nella società». Industriali e finanzieri in una carrellata di nomi che permettono di ripercorrere velocemente gli ultimi quarant’anni di storia.

Tra questi Dino De Laurentis (1966), Giorgio Mondadori (1969), Michele Ferrero (1971), Franco Dompé (1972), Sergio Pininfarina (1976), Silvio Berlusconi e Gianni Agnelli (1977), Cesare Romiti (1978), Carlo De Benedetti (1983), Vittorio Merloni (1984), Leonardo Del Vecchio (1986), Giuseppe Mentasti (1988), Emilio Lavazza (1991), Gian Marco Moratti (1992), Valter Scavolini (1993), Ernesto Illy (1994), Marco Tronchetti Provera (1996), Paolo Cantarella (1997), Luca Cordero di Montezemolo (1998), Roberto Colaninno (2000), Gilberto Benetton (2002), Giovanni Rana (2003), Alberto Bombassei (2004), Ezio Foppapedretti (2005), Francesco Caltagirone (2006), Fulvio Lucisano (2007) per chiudere dopo 42 anni con un altro De Laurentis, Aurelio (2008).

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