Messina - Ventitre morti e 405 dispersi: é questo il bilancio provvisorio dell'alluvione che ha colpito tre giorni fa il Messinese, diffuso dall'unità di crisi istituita nella Prefettura. Le persone ancora ricoverate in ospedale sono 29 (15 al Policlinico, 5 all'ospedale Piemonte, 7 al Papardo e una trasferita al centro ustionati del Cannizzaro di Catania). Gli sfollati sono 564, e si trovano alloggiati in diverse strutture alberghiere della Provincia. A fatica gli uomini dei soccorsi avevano aperto ieri un varco per raggiungere da Giampilieri la frazione di Molino, ma la pioggia di stanotte ha provocato un'altra frana e ha bloccato il varco. I soccorritori stanno lavorando per riaprire la strada. Ieri gli abitanti di Molino e anche quelli di Altolia, il paesino che sta più in alto, erano stati evacuati in elicottero e portati a Messina in quattro alberghi.
Berlusconi sul luogo del disastro Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi èha sorvolato le zone del messinese che sono state colpite dall'alluvione di giovedì scorso. Sull'elicottero, anche il capo della Protezione civile Guido Bertolaso che sta illustrando al premier le diverse tipologie delle frane che hanno investito i villaggi a sud di Messina e gli interventi messi in atto dai soccorritori per estrarre i corpi dal fango, per portare via gli sfollati e mettere in sicurezza il territorio.
"Quello che ho visto è impressionante" "Quello che ho visto dall'elicottero è davvero impressionante. Meno male che siete scampati. Sono felice di vedervi qui. Per poco non veniva giù l'intera montagna. Coraggio state tranquilli". Sono le parole che Berlusconi ha rivolto nell'hotel Capo Peloro, a Messina, ad alcuni degli sfollati delle zone alluvionate. Nell'albergo vi sono 137 persone che abitano in diverse frazioni messinesi. Berlusconi era accompagnato dai ministri Altero Matteoli e Stefania Prestigiacomo e da amministratori locali.
"Presidente non ci abbandonate", poi gli applausi Berlusconi, dopo aver lasciato l'albergo Capo Peloro, è andato nel villaggio turistico Le Dune, ad un paio di chilometri, dove sono ospitati circa 190 sfollati. Il premier si è anche qui fermato a parlare con le persone che hanno elogiato il lavoro della protezione civile, delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco e che hanno però chiesto di "non essere abbandonati" dicendo di volere tornare presto nelle proprie abitazioni". Gli sfollati mentre ascoltavano le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, hanno applaudito per due volte. Il premier si èintrattenuto con le persone e ha ascoltando attentamente i loro racconti, con i momenti terribili vissuti durante la tragedia di giovedì notte. Con lui vi sono i ministri Matteoli e Prestigiacomo, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca.
"Faremo nuove case, stop ai mutui" "Bloccheremo le tasse e i mutui ai cittadini delle zone colpite dall'alluvione", ha detto il premier, che ha aggiunto: "La ricostruzione costa troppo e non è sicura. Quindi faremo come a L' Aquila: nuove abitazioni in altre zone ma sempre all'interno del tessuto urbano". "Faremo come a L'aquila. Vi saremo vicini con tutti i mezzi", ha detto il premier parlando con alcuni sfollati nel corso del sopralluogo nelle zone colpite dall'alluvione nel messinese. "Qui ci sono due negatività - ha proseguito -: i tempi e la sicurezza. Vi saremo vicini con tutti i mezzi. Abbiamo la grande esperienza dell'Abruzzo, nel tempo necessario vi daremo le case". "Quelle zone non sono più abitabili. Costruiremo nuovi quartieri come quelli fatti a L'Aquila. I soldi non sono un problema, il governo metterà le risorse necessarie. Gli enti locali dovranno occuparsi di individuare le nuove aree edificabili", ha proseguito il Cavaliere. Sempre rivolto alle persone vittime dell' alluvione Berlusconi ha aggiunto: "Creeremo strutture abitative con giardini, ma anche con negozi per far ripartire il piccolo commercio". Il premier sta lasciando il villaggio turistico per recarsi in prefettura a Messina. Le persone lo hanno salutato dicendogli "Grazie, ci raccomandiamo". E lui ha risposto "State tranquilli, vi daremo le case". "Ho visto abusivismo in tutta Italia. Però io non vi lascerò soli e come sono tornato in Abruzzo tornerò anche da voi".
I fondi in Consiglio dei ministri "IL governo nel prossimo Cdm farà uno stanziamento di fondi, che si aggiungerà a quello della Regione". Lo ha detto Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa a Messina, ricordando che la Regione Sicilia ha già stanziato 20 milioni di euro per far fronte all'emergenza. Il premier ha anche indicato nel governatore della Regione Raffaele Lombardo il commissario straordinario che si occuperà di gestire il post-emergenza.
"Siamo vivi per miracolo. Eravamo in un bar con degli amici quando è scoppiato il nubifragio: l'acqua ha invaso il locale raggiungendo subito l'altezza di un metro, siamo fuggiti e ci siamo rifugiati in una casa. E' stato terribile. Adesso non ci vengano a dire che si è trattato di una fatalità: questa è una tragedia annunciata". Non riesce a trattenere la sua rabbia Emilio Guadagni, 71 anni, pensionato, uno degli sfollati di Giampilieri ospitato a Messina nel villaggio turistico Le Dune, che stamani dovrebbe essere tra le tappe della visita del premier Silvio Berlusconi. L'anziano, scampato alla frana che a Giampilieri ha seminato morte e distruzione, punta il dito contro le responsabilità di chi avrebbe dovuto prevenire il disastro: "Già due anni fa - ricorda il pensionato - c'era stata un'alluvione e gli amministratori avevano messo in sicurezza la montagna con delle gabbie di ferro, ma questo non è stato sufficiente: appena è caduta la pioggia,infatti, le catene si sono rotte e la collina si è portata via tutte le nostre case".
I senza tetto smistati in diverse strutture alberghiere del messinese, sono complessivamente 564. La Protezione Civile ha subito provveduto alla loro sistemazione, come riconoscono gli stessi sfollati, anche se non mancano i problemi: "Abbiamo difficoltà a comunicare con i nostri familiari - prosegue Guadagni - perché le batterie dei nostri cellulari sono scariche; abbiamo perso ogni cosa, siamo pure senza documenti, ma almeno siamo vivi". Agli sfollati che si trovano nel villaggio Le Dune vengono distribuiti generi di prima necessità e vestiti.
Mariagrazia D'Urso, 34 anni, anche lei di Giampilieri, si dispera:"Abbiamo problemi con le taglie, non sono riuscita a trovare qualcosa da mettere, sono ancora con gli stessi vestiti che indossavo quando sono fuggita. Non abbiamo più nulla, non sappiamo se riusciremo a tornare nelle nostre case. E' una tragedia che poteva e doveva essere evitata...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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