
I punti chiave
Può essere una giornata rischiosa dal punto di vista atmosferico per alcune ristrette aree d'Italia che, a causa di una particolare configurazione meteo, rischiano tantissima pioggia in poco tempo, addirittura picchi fino a 200 mm (200 litri d'acqua per metro quadrato) con vere e proprie alluvioni lampo.
Cosa può succedere
Inutile dire, specialmente a giugno, che un quantitativo così elevato supera di gran lunga la medie dell'intero mese. A rischiare sono le regioni settentrionali per il passaggio di un fronte instabile in grado di creare un mix micidiale con l'aria calda e umida preesistente e la genesi di nubi imponenti e temporali molto intensi. Tutto questo "carburante" è fornito dall'anticiclone africano che interessa l'Italia ormai da alcuni giorni con le temperature massime che hanno già superato localmente i 30°C anche al Nord Italia mentre al Centro-Sud, su alcune zone interne di Sardegna e Sicilia, la colonnina di mercurio ha toccato anche i 34-35°C.
Le zone più a rischio
"Gli ultimi aggiornamenti confermano una fase piuttosto pericolosa tra il pomeriggio e la notte successiva: le aree maggiormente a rischio saranno l'alto Piemonte, le zone interne della Liguria e la Lombardia occidentale", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it aggiungendo che soprattutto "sulle province di Verbania-Cusio-Ossola, Varese, Como, Lecco e Valchiavenna (provincia di Sondrio) sono attesi veri e propri nubifragi in grado di scaricare al suolo fino a 200 mm di pioggia in poco tempo".
Con il termine di alluvione-lampo gli esperti indicano quell'evento meteo estremo che è causato da forti temporali e nubifragi che si muovono lentamente e a volte sono semi-stazionari "su piccoli bacini idrici, fiumi, torrenti e perfino ruscelli che prima della pioggia possono essere anche completamente secchi". La durata, solitamente, è stimata in poche ore ed è per questo che si tratta di un evento meteo estremo vista la quantità d'acqua potenziale che può cadere in porzioni ristrette di territorio.
La tendenza successiva
Purtroppo, però, sembra che queste condizioni estreme possano ripetersi anche giovedì 5 giugno quando, durante le ore pomeridiane e serali, le regioni settentrionali subiranno una nuova passata temporalesca con piogge
intense e persistenti oltre alla possibilità di grandinate. Nulla da segnalare, invece, per il resto d'Italia che rimane ben protetto dall'anticiclone africano che sembra poter durare almeno per tutta la prima decade di giugno.