
I punti chiave
Finalmente si respira: i temporali, le grandinate e i nubifragi hanno portato locali criticità ma anche un importante ricambio atmosferico con l'aria fresca che ha sostituito il caldo anticiclone africano e provocato un calo termico importante anche di 8-10°C in meno soprattutto al Centro-Nord.
Alpi imbiancate
Dallo zero termico che era schizzato ben oltre i cinquemila metri nello scorso fine settimana al ritorno della neve su molte cime alpine con temperature sotto lo zero: è il caso, ad esempio, del Passo dello Stelvio ma anche di Cortina d'Ampezzo ma una coltre bianca ha ricoperto gran parte delle Alpi centro-orientali al di sopra dei 2.500 metri. In nottata le temperature minime hanno toccato fino a -4°C sulle Tre Cime di Lavaredo ma salendo di quota alla Capanna Margherita, il rifugio più alto d'Europa a 4.500 metri si sono registrati quasi -16°C contro una temperatura positiva fino a +5,8°C durante l'apice dell'ondata di caldo africano. Ricordiamo che sono molto più normali e usuali valori negativi rispetto a quelli eccezionali con il segno più dei giorni scorsi.
Stop a caldo e afa
Dopo giorni e notti insonni per molti italiani, le temperature sono scese molto bene anche sulle zone costiere e di pianura come dimostrano le registrazioni delle ultime ore. Soltanto alcune città dell'estremo Sud e della Sicilia la scorsa notte hanno fatto segnare una minima maggiore di 20°C che corrisponde alla "notte tropicale" ma su gran parte d'Italia si è scesi bene al si sotto di quella soglia. Addirittura soltano 8°C a Cuneo, 12°C a Milano, 10°C a Torino, 15°C a Venezia, 12°C a Bologna, 13°C a Firenze, 17°C a Roma per citare gli esempi più eclatanti.
Quanto durerà questa situazione
Non dobbiamo illuderci perché la rinfrescata non durerà così a lungo: fino alla fine di questa seconda settimana di luglio le temperature massime non saranno estreme ma molto più gradevoli e senza l'afa dei giorni scorsi con punte fino a 30-32°C ma che rientrano pienamente nelle medie del periodo e con un fresco notturno molto piacevole.
Dalla prossima settimana, però, sembra che l'anticiclone africano voglia tornare a fare la voce grossa con un lento ma inesorabile aumento termico sia nei valori minimi che in quelli massimi ma per confermare questa tendenza saranno necessari i prossimi aggiornamenti.