Circa 500 uomini sono al lavoro da giorni per ripulire il tratto della linea 3, la gialla, della metropolitana milanese invasa dall’acqua sabato sera per l’esondazione del fiume Seveso. La stazione di Sondrio è stata liberata da fango e detriti dopo che l’acqua è stata risucchiata su tutto il percorso da una trentina di pompe idrauliche che hanno funzionato incessantemente. Secondo l’ azienda dei trasporti, l’Atm, nella storia della metrò del capoluogo lombardo non si era mai verificato un caso simile e non risulta che ciò sia avvenuto anche in altri Paesi. Effettivamente solo nella stazione, che si trova all’incrocio fra via Melchiorre Gioia e viale Sondrio, l’acqua ha raggiunto da 30 metri sotto terra il mezzanino invadendo ogni cosa.
Oggi pomeriggio è stato mostrato alla stampa lo stato di avanzamento dei lavori. In una situazione un pò angosciante - cattivo odore, mancanza d’aria e illuminazione provvisoria - si è capita bene l’enormità dei danni: sono stati risucchiati da 150 a 250 mila metri cubi d’acqua. Ora si stanno verificando tutti i sistemi tecnici: la sicurezza, l’armamento, le segnalazioni, gli impianti elettrici e di aerazione.
È probabile - ha spiegato l’ingegner Alberto Zorzan - che nei primi giorni della prossima settimana sarà possibile sapere, indicativamente, quando riapriranno le tre stazioni chiuse: oltre a Sondrio anche Zara e Maciacchini. Intanto, mentre sono impegnati ad hoc 300 tecnici ed operai e 200 altri dipendenti in superficie e, a supporto, personale di aziende fornitrici, continua il servizio sostitutivo di autobus.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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