Il metrò, lei, vorrebbe farlo viaggiare sullacqua. «Si potrebbe andare da Pegli al porto Antico in 22 minuti. Ho già pronto lo studio di fattibilità: con sette corse al giorno di andata a ritorno e un aliscafo con 132 passeggeri, i costi verrebbero coperti con un biglietto da 2 euro». Lilli Lauro, candidata in Comune per la Lista Biasotti, ha chiesto consiglio ai tecnici dellazienda di famiglia che si occupa di trasporti marittimi, azienda dove lei stessa lavora come addetta alle relazioni esterne. Una volta messo a punto lo studio sul collegamento Pegli-centro, lha proposto alla giunta Pericu. «E lassessore Merella mi ha fatto i complimenti».
Signora Lauro, per che cosa si batterà oltre al metrò sul mare se verrà eletta?
«Vorrei che il campetto da calcio del Righi fosse ripulito e illuminato. Chi ha dei figli maschi - io ne ho quattro - conoscerà di certo il campo vicino al ripetitore Rai e sa che spesso ci sono anche le siringhe».
Lei è alla prima campagna elettorale. Che cosa dicono i suoi figli?
«Sono i primi a farmi pubblicità con i loro compagni di classe».
Perché votare Lilli Lauro?
«Perché non sono un politico di professione. Ho portato avanti tante battaglie nelle scuole dove studiano i miei figli, ho ottenuto che tornasse la ronda dei carabinieri a Castelletto contro furti e scippi. Sono una persona concreta, insomma».
Perché votare Musso e non la Vincenzi?
«Perché Musso non è un politico. In Comune cè bisogno di gente come lui».
Lei attacca la politica, ma si è candidata...
«Perché è il modo giusto per risolvere i problemi. Lho fatto con la Lista Biasotti perché è un movimento e non un partito, fortemente radicato in città. Se ho un problema, non devo chiamare Roma».
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