Metti una sera al Palasport con Elisa

Metti una sera al Palasport con Elisa

«Era una calda mattina di fine estate quando, in un piccolo bar nel centro di Roma, davanti a un cappuccino e cornetto, un po’ imbarazzata le ho chiesto: “Ce l'hai un brano per me?“ Sono sempre stata una grande fan di Elisa e, quel giorno, più che una collega mi sentivo una fan a caccia di autografi». Così è nata la collaborazione artistica di Simona Bencini con Elisa, che ha dato vita a «Tempesta», il brano con cui l'ex voce dei Dirotta su Cuba è in gara al Festival di Sanremo nella categoria Donne. «In realtà, racconta Simona, avevo già tentato di avanzare la mia “proposta indecente“ la sera prima durante una cena tra colleghi. Elisa mi ha invitata a farle compagnia fuori dal locale per una “pausa sigaretta», ma il tutto è finito lì». Ma, a far scoccare la «scintilla» tra le due artiste era stato pochi giorni prima un duetto improvvisato sul palco del Palasport di Genova. «Ero nel backstage con alcuni amici. A pochi minuti dall'inizio del suo concerto, Elisa - racconta la Bencini - si è avvicinata chiedendomi di salire sul palco con lei a cantare la sua 'I know'. Non me lo sono fatto ripetere una seconda volta. È stata un'esperienza emozionante, spontanea, quasi naif. Non capita tutti giorni che una collega del suo calibro ti inviti sul palco per improvvisare un pezzo». La Bencini, che torna al festival da solista, racconta in «Tempesta» dolore e nostalgia, la rabbia legata all'abbandono alternata a momenti di disperazione.

Sulle musiche di Elisa, la strofa si muove sostenuta dal piano, dai cori e dagli archi, scatenandosi in una «tempesta» di chitarre graffianti nel ritornello. Il perdono arriva alla fine con la voce di Simona, quasi a cappella, per ritrovare l'essenza dell'amore.

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