I mezzi sono pochi e sempre in ritardo: i lavoratori del Comune, per protesta, fanno lo «sciopero del biglietto». Per ora, a dire il vero, la minaccia è solo ventilata da un centinaio di impiegati negli uffici di via Larga che ieri hanno firmato una petizione contro i disservizi giornalieri dellazienda di trasporti. «Dovremmo mettere in atto una protesta: servizio scarso, non si paga il biglietto», scrivono nella proposta da consegnare ad Atm, a cui chiedono «di rivedere al più presto il piano varato sulle esigenze e bisogni dei cittadini, e di incrementare il servizio, ridotto allosso». Un piano più adeguato che faccia «desistere dal dover ricorrere allauto nel periodo estivo».
Lestate, sostengono i lavoratori, «non è unemergenza, la città metropolitana non si spopola e molti continuano normalmente a lavorare. Non si comprende il taglio dei servizi». Denunciano attese «di 15-25 minuti sia per le linee di superficie sia per quelle metropolitane. Il servizio è dimezzato, e non sarà solo per le ferie del personale, a questo si aggiungono i disagi sulla linea Cadorna-Duomo, in cui viaggiano treni a tre carrozze».
Ma Atm replica, intanto, che i disagi sulla linea 1 sono imposti dalla «necessità di effettuare lavori di restyling delle stazioni, non rinviabili dato lo stato di usura delle pavimentazioni. Limpiego di treni a tre vagoni, però, è stato attuato incrementando costantemente le frequenze». La rete di superficie «nelle ore di punta ha frequenze al di sotto dei 10 minuti, tarate sulla domanda.
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