Un Fabrizio Miccoli su di giri dopo la straordinaria gita sua e di tutto il Palermo sul prato di San Siro. «È stata una partita grandiosa da parte nostra. Abbiamo preparato questa gara molto bene e il secondo gol ne è una dimostrazione perché è nato da una ripartenza. Abbiamo chiuso bene gli spazi consapevoli che i giocatori del Milan quando corrono in avanti sono devastanti, ma quando sono costretti a corriere indietro lasciano degli spazi». Miccoli, uno dei principali artefici della vittoria contro il Milan, domenica scorsa al Meazza, non nasconde l'entusiasmo per un successo insperato e meritatissimo.
Molti, anche tra i tifosi, hanno dato grande merito al nuovo tecnico Delio Rossi, ma Miccoli non dimentica il grande lavoro fatto da Walter Zenga. «Con Rossi mi trovo molto bene ma con Zenga era la stessa cosa - ha spiegato il capitano rosanero - Con Zenga ho fatto un lavoro fisico molto buono e il nostro rapporto a livello personale era splendido. Sinceramente mi è dispiaciuto il suo esonero e sono dell'idea che quando un allenatore viene sollevato dall'incarico la colpa non è solo sua ma dei giocatori. Adesso stiamo dando tutti il massimo con Rossi cercando di seguire al 100% le sue indicazioni».
Ora in campionato tocca il Siena. «Quella con i toscani - ha detto - è una partita chiave. Sarà determinante per capire dove possiamo arrivare. Vincere significherebbe poter lavorare con grande serenità e mettere in pratica con uno spirito diverso le indicazioni del nuovo allenatore».
Con un grande campionato, Miccoli potrebbe anche sperare nella convocazione in Nazionale.
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