Arturo Annecchino è uno dei più prolifici e apprezzati autori di musica per teatro e cinema, ma anche un abile compositore e pianista. "Mid piano" approda al Teatro Eliseo (luogo sacro consacrato da Patroni Griffi) e diventa concerto, un concerto che parla dell'anima in una lingua di note che vanno dal teatro al cinema ma soprattutto parla la lingua di chi sa raccontare suggestioni, di ascoltare e ascoltari, ripercorrere ricordi di tutta una vita per poi nuovamente riproporsi a nuove esperienze.
Grazie alla collaborazione di Artisti Riuniti e al Teatro Eliseo di Roma, Annecchino torna tra le quinte del teatro per raccontare le suggestioni di di "Mid Piano 3-concert", il progetto musicale in tre tappe che di recente ha dato vita questo nuovo lavoro prodotto da Storia di Note ed Helikonia distribuito in cd da Egea. A precederlo nel foyer "l'entract di Alice Sforza" (Eyes) e un'installazione di valigie sonore, metaforo del retaggio della memoria che infarcisce di suoni la nostra anima e costruisce il tappeto musicale del nostro presente.
Oltre 300 sono gli spettacoli allestiti da Annecchino, un mome, come dicevamo, speso da anni nella musica per teatro e di recente musicista richiestissimo anche nel cinema. Con "Mid Piano 3" il compositore romano segna firma un'opera che completa e segna un tragitto musicale che partendo dall'esperienza lunare e magica di "Midnight Piano" del 2007 e "Midnight Piano" del 2009, approda a un linguaggio che sa miscelare con grande pazienza, ricerca, sensibilità, solarità e introspezione. "La formula rimane quella dello straniamento dello spazio e dal tempo che mi fa piacere portare in punta di polpastrelli, consideranto che ho davanti a me un pianoforte, al pubblico, quasi in silenzio come un coro di note che avanzano piano piano e che obbligano l'ascoltatore ad ascoltare. L'ascolto è importante. E' importante ascoltare gli altri e sapere di che cosa ha bisogno il prossimo in tutti i sensi", sostiene Annecchino dai capelli lunghi e ondulati e dal sorriso ammaliante da eterno ragazzo.
Durante il concerto al Teatro Eliseo di Roma, il pianoforte di Annecchino si è arricchito di effetti, quasi a volere dimostrare che il suo lavoro non è altro che un viaggio lungo il tempo della sua esperienza; le valigie che si porta dietro sul palco sono una serie di tappe della sua vita che ha sublimato e reso metafore attraverso accordi di note magiche, soavi, sapientemente orchestrate con dolcezza...segrete e profonde emozioni....
Misteriose note, antiche e romantiche allo stesso tempo sembrano danzare con un linguaggio moderno e classico contemporaneamente. Un gioco contrappuntistico e di abilità nel regalare suggestioni, è questo che ha costruito la fortuna di Arturo Annecchino.
Va ricordato che la "traccia 5" si fregia di uno splendido cammeo di Peter Stein, il grande regista teatrale tedesco in questo concerto nei panni di un cantante e di una voce recitante.
Questo lavoro, in gestazione da due anni, segue il successo per la colonna sonora "La bellezza del somaro" di Sergio Castellitto (Colonna sonora di Universal) e la realizzazione delle musiche di "Romeo e Giulietta" di Scamarcio per la regia di Valerio Binasco. Oggi Annecchino è anche consulente per la colonna sonora del prossimo film di Castellitto, tratto dal romanzo "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini, attualmente in lavorazione.
Non si contano i successi per le musiche da scena di Annecchino; Arias, Sontag, Castri.
Strehler, Warner, Squarzina, Sepe, Binasco, Patroni Griffi, Berutti, Baldrighi (Fausten con De Filippi al violino e voce recitante Alessandro Haber), Msgelli, Pagliaro, Sciaccaluga, Ferrara, Palmizzi, Corsini, Kemp....Questo e altro c'è nella o più valigie di Arturo Annecchino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.