Con MidTerm offerta rivoluzionata E il contratto dura da 1 a 24 mesi

Obiettivo: 10.000 clienti entro fine anno. Ecco le due tariffe

Da uno dei protagonisti del noleggio a lungo termine nasce Arval MidTerm, il noleggio a medio termine che va «da 1 a 24 mesi - come spiega il direttore generale di Arval Italia, Grégoire Chové - un tassello della strategia Arval Italia 2020 che vuole arrivare a proporre soluzioni di noleggio da 10 minuti a 10 anni». E che non ha paura di cannibalizzare il proprio prodotto core, «perché non vogliamo fare come la Kodak che inventò le foto digitali, ma non le lanciò per salvaguardare le pellicole. E sappiamo tutti com'è finita...». Un nuovo approccio al mercato che passa dalla gestione delle flotte a quella dei contratti, dalle targhe agli user. Con un prodotto già testato in nove Paesi e una struttura ad hoc in Italia, a capo della quale vi è Tomaso Aguzzi, anche direttore della Mobility Solutions Unit: «Con Arval MidTerm rispondiamo alle esigenze di chi desidera un veicolo subito disponibile, con allestimenti business e la flessibilità di cambiare i contratti, snelli, semplici e trasparenti in corsa senza penali. Per dipendenti in periodi di prova, espatriati, stagionali o, in caso di revisioni di car policy, con veicoli temporanei».

Otto le categorie di veicoli proposti, di cui due dedicate agli Lcv, con allestimenti di alto livello e, al momento, di un solo colore; grigio metallizzato per le auto e bianco per i veicoli commerciali. Due le tariffe: Free, da 1 a 3 mesi, con un canone fisso senza alcuna limitazione né di riconsegna né di chilometraggio; Easy, da 4 a 24 mesi, da 1.000 a 4.000 km al mese, consegna a domicilio, opzione serbatoio pieno, possibilità di cambio auto e, anche qui, la massima flessibilità per la restituzione. Un prodotto già testato all'estero e, da aprile, anche in Italia sui propri clienti: «Abbiamo un  obiettivo di 10mila contratti entro fine 2016; ne abbiamo 4.200 a oggi, con una durata media di oltre 5 mesi, con l'82% di soddisfazione. Il 50% arriva da aziende medie, il 15-20 da Pmi e il restante da grandi clienti, anche internazionali, e dagli enti pubblici. Un prodotto che dovrebbe raggiungere il 10% del fatturato di Arval Italia in 3 anni», sottolinea Aguzzi.

AVi

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