Migliaia ad Artigiano in Fiera Parte da Rho la corsa al regalo

Centinaia di persone già cariche di sacchetti e pacchi regalo, stand affollati da curiosi che si fermano ad assaggiare, toccare, scovare l’affare del prodotto bello e a poco prezzo, file lunghissime ai bancomat prima di lanciarsi di nuovo nella mischia: tutte scene che mostrano come la crisi resta fuori dal salone dell’Artigiano in Fiera, che ha aperto oggi a Fieramilano e che proseguirà fino all’11 dicembre. Quest’anno sono otto i padiglioni occupati, per un totale di 150 mila metri quadri, e quasi 3.000 gli espositori arrivati da 110 Paesi per la tradizionale rassegna prenatalizia, che ogni anno fa arrivare centinaia di migliaia di visite al giorno al quartiere di Rho-Pero (il biglietto della metro costa 2,50 euro). Un vero e proprio viaggio tra le regioni italiane e i Paesi del mondo, che spazia dall’abbigliamento a ogni tipo di oggetto lavorato a mano, fino alle specialità culinarie, con ristoranti tipici, assaggi, degustazioni. Dal salone, sottolinea l’organizzatore Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi. Spa, in questo momento difficile per l’economia arriva un messaggio: «riscoprire il valore della realtà, della persona e del lavoro». La fiera, afferma, «vuole essere un tentativo di risposta alla crisi, una risposta rappresentata da un altro modo di concepire l’impresa e il mercato». Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni non ha voluto mancare neppure quest’anno all’apertura di quella che ha definito «un’oasi di economia reale», per sottolineare come «l’artigianato possa trascinare l’Italia fuori dalla crisi» e come Regione Lombardia continui a essere vicino a questo settore con linee di finanziamento agevolato, il pagamento dei fornitori entro 90 giorni, la Dote apprendistato e il sostegno all’innovazione, con oltre 10 milioni nel 2011. Formigoni ha aperto, alla fiera di Rho-Pero, il convegno inaugurale della sedicesima edizione dell’Artigianato in fiera, dal titolo «L’artigianato dalla tradizione all’innovazione: una risposta alla crisi». «L’artigianato diventa un elemento sempre più importante della ripresa economica - ha detto il presidente -. Offre lavoro, realizza innovazione ed è capace di fare sistema. Per questo Regione Lombardia è al fianco del mondo artigiano. I nostri artigiani sono laboriosi e creano ricchezza. Questo è il modo di trascinare l’Italia fuori dalla crisi». I dati ufficiali dicono che «nel peculiare contesto dell’innovazione italiana sono proprio le piccole imprese, molto spesso artigiane, a produrre la maggioranza delle innovazioni di prodotto e di processo nazionali». Nell’ottica di valorizzare il potenziale delle imprese artigiane Regione Lombardia è intervenuta in tre direzioni: la prima è il sostegno al credito, con l’apertura di una linea di finanziamento agevolato del capitale circolante da 500 milioni di euro per le piccole e medie aziende del territorio, grazie a un accordo con la Banca europea per gli investimenti e con il sistema bancario lombardo. In questa stessa direzione si colloca l’accelerazione delle procedure di pagamento, portate sotto alla soglia dei 90 giorni.

La seconda linea d’azione riguardala qualificazione professionale, per la quale nel 2011 è stata varata la Dote apprendistato, con un milione di euro di risorse messe a disposizione. Al terzo ambito fanno riferimento le politiche per l’innovazione, con lo stanziamento, nel 2011, di più di 10 milioni di euro insieme al sistema camerale lombardo.

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