Migliora la salute delle società Meno insolvenze

Diego Luigi Marin

Migliora la salute delle imprese italiane, ora più virtuose sotto il profilo del credito. Lo dice un’analisi del Centro Studi Sintesi che, alla vigilia dell’entrata in vigore degli accordi di Basilea 2, operativi dal 2007, fotografa lo stato finanziario delle aziende, valutando, sulla base dei dati di Bankitalia, il trend del rapporto tra lo stock dei crediti in sofferenza e gli impieghi complessivi. Un rapporto che, negli ultimi 5 anni, è sostanzialmente migliorato, se è vero che il tasso di insolvenza si è ridotto di 2,4 punti, scendendo al 7,6%. Più alto nel mezzogiorno (17,8%) e nelle isole, raggiunge il minimo (4,61%) nel Nordovest, regalando però il primato positivo al Trentino Alto Adige, che evidenzia un’incidenza delle sofferenze limitata al 2,59%, grazie alla quale può sopravanzare Veneto, Friuli e Lombardia. Fanalini di coda, Sicilia, Basilicata e Calabria. A registrare il record negativo non è però Reggio Calabria (32,43%), ma Frosinone, con un picco del 33,61%. All’estremo opposto della classifica si colloca Trento, con un tasso pari al 2,20%. Nella particolare graduatoria delle province che hanno segnato i miglioramenti più cospicui, primeggia Catania (-22,2%), seguita da Messina e Trapani; nel medesimo periodo d'osservazione, il tasso di rischiosità è invece aumentato a Parma (+15,1%), Isernia (+7,6%) e Ferrara (+3,4%), come pure a Torino e Brescia (+1,3%). Dati, questi, in cui si possono riconoscere le difficoltà attraversate dalle principali realtà industriali del luogo.

Come evidenzia l’analisi del Centro Studi Sintesi, il miglioramento complessivo dello stato finanziario delle imprese si spiega considerando l’elevata dinamica di crescita degli impieghi, di gran lunga superiore all’incremento dei crediti in sofferenza, soprattutto in ragione della riduzione progressiva dei tassi di interesse sui finanziamenti, passati in un lustro da una media del 6,41% al 4,24% del giugno 2005. Un valore che peraltro appare già in risalita, alla luce degli aumenti apportati al saggio di Eurolandia.

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