Cronaca locale

Migone alla festa dell’Idroscalo

Viviana Persiani

Doppio spettacolo stasera all’Idroscalo in Festa; allo spazio Tribune si esibiranno, infatti, Paolo Migone e Geppi Cucciari. Per il primo, l’argomento preferito è l’eterno gioco fra uomini e donne che pare fornirgli spunti creativi inesauribili, con un occhio sempre attento ai costumi contemporanei, alla realtà del suo tempo. Geppi Cucciari, rivelazione di Zelig Circus, è la ragazza sarda perennemente in guerra con la dizione, lo show biz e la bilancia. I suoi accattivanti monologhi attraversano con un linguaggio pieno di colore, tic e sorprese del mondo femminile.
Mercoledì il Teatro di Verdura presenta «Lettere del “Mostro”», epistole inedite di Tomasi di Lampedusa, con contrappunto poetico di Lucio Piccolo e letture di Antonio Zanoletti; commenta Ermanno Paccagnini e interverrà Marcello Dell’Utri. Nell’Europa degli anni Venti si aggira un «Mostro»: tale si definisce in queste lettere finora inedite il futuro autore del Gattopardo, scrivendo ai cugini Piccolo, soprattutto a Lucio, lirico e poeta raffinato. Il tour che Lampedusa compie in Europa ha il sapore di un viaggio di formazione nel senso che gli attribuisce Goethe: esplorazione del mondo esteriore, con la descrizione delle città visitate, della gente che le popola, dei monumenti illustri e delle abitudini culinarie, che diventa pretesto per un confronto con il proprio mondo interiore.
Venerdì Idroscalo in Festa ospiterà il cabaret di Rocco Barbaro. Il suo teatro ha venature autobiografiche, ma è un’autobiografia riveduta e corretta alla luce di un implacabile senso dell’ironia. «Me ne fotto», lo spettacolo che sta portando in giro per i teatri d’Italia, è la storia di un emigrante a Milano, che a causa di una forte somiglianza con Michele Placido è «costretto» a fare l’attore famoso; ma il destino vuole che non diventi un divo bensì una controfigura, mestiere pericolosissimo e assai poco gratificante dal punto di vista della notorietà.
Prosegue, con molti appuntamenti, il programma del ProsaGardaFestival, che si sta tenendo a Gardone Riviera. Stasera, a Villa Alba, andrà in scena «Mary Shelley e Frankenstein», con Licinia Lentini. Domani, invece, si inizierà con «Il grido» (Portico del Parente del Vittoriale), interpretato da Silvia Loggi e Ilaria Patamia, cui seguirà, a Villa Alba di Gardone, «Angelica» di e con Andrea Cosentino. Due appuntamenti sono previsti anche per il 24, ma al Parco del Vittoriale-Nave Puglia; alle 21.30, toccherà a «Il mio nome è Agrado», diretto da Ilaria Patamia, dare il via alla serata che sarà conclusa da «Giovanni Livigno», con Roberto Anglisani. Giovedì 25, per «Aperitivi di Teatro al Parco del Vittoriale» ecco «Bibbiù», di Achille Piatto, cui seguirà il debutto nazionale di «Joker ovvero la Regina di Carta», con Francesca Debri e Andrea Dezi. Il 26 sono programmati «Son forse poeta? Fra i versi con Tenco» e «Terra di confine» con Francesca Caratozzolo. Altro debutto assoluto è previsto per sabato con «Tre voli» di Chiara Zocchi che sarà preceduto da «Napoleone», per la regia di Brunetti, spettacolo che sarà riproposto anche il 28.

Sempre domenica, la settimana a Villa Alba si concluderà con «Il Pranzo di Babette», interpretato da Laura Curino, cena e spettacolo teatrale.

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