Milanesi in rivolta: «Le nuove tariffe? Soprusi legalizzati»

Cittadini e commercianti infuriati per i rincari del gratta e sosta. «E’ un sopruso legalizzato», è il commento che sintetizza le diverse reazioni alle nuove tariffe. «Non sono assolutamente d’accordo con il Comune - si accalora una signora appena scesa dall’auto con la figlia -. Le tariffe erano già care abbastanza. La cosa che mi fa arrabbiare di più è dover pagare il parcheggio anche quando vado a comprare il pane, con le strisce gialle a pochi metri di distanza che durante il giorno restano libere». «Siamo soltanto pecore da tosare - fa eco un signore in via Verziere -. Ci portano via tutto e non ci lasciano niente. Ma tanto a Palazzo Marino hanno ben altro da fare che ascoltare le nostre lamentele». Mentre a qualcun altro la cosa che proprio non va giù è il fatto che si debba pagare anche la sera. «È un sopruso durante il giorno - osserva un 50enne in via Bocchetto -, ma che si debba pagare anche per parcheggiare quando si va a cena, questa proprio no. Penso che sia una cosa che succede solo a Milano». Mentre un signore, appena arrivato in città da Crema, nel leggere le tariffe strabuzza gli occhi: «E pensare che dove risiedo io con 1 euro si parcheggia dappertutto».
Ma i più inferociti sono in realtà i commercianti. Per il barista di un locale in via Baracchini, «questa è la morte del centro. Tanta gente che magari la sera verrebbe qui da fuori a prendere l’aperitivo si trova a pagare due euro di Ecopass più due euro l’ora per il gratta e sosta. E alla fine rinuncia e se ne sta a casa». E rincara il cassiere: «La cosa più assurda è che ci vogliono anche fare credere che i parcheggi a pagamento servano a ridurre lo smog. Ma in realtà questo provvedimento taglierà le gambe al commercio. Nei locali di questa via vengono solo i turisti e gli impiegati che lavorano nei dintorni. Ma la gente di passaggio non si fa più vedere». Toni più pacati invece dal titolare della profumeria di via Verziere: «Se ho paura che i rincari mi facciano perdere clienti? Io non ho paura di niente, però gli aumenti non li farei. Capisco che per il Comune sia difficile far quadrare il bilancio. Però se ci chiede una spesa, in cambio dovrebbe fornirci un servizio. Invece, da queste parti non si è mai visto un solo spazzino». Ma non tutti sono spaventati dai rincari.

Ne sa qualcosa un vigile che nel pomeriggio staziona in via Pantano: «Stamattina non ero in servizio e ho lasciato la mia auto privata sulle strisce blu con il gratta e sosta da 1,50 euro, in barba alla Polizia municipale e agli ausiliari della sosta. Nessuno sapeva che quell’auto era mia, fatto sta che l’ho passata liscia».

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