Milano, 18enne sgozza la madre

Edi Vesco, scrittrice e traduttrice 52enne, è stata uccisa dal figlio 18enne dopo una lite. Il giovane era in preda a uno stato "delirante" dopo aver elaborato un progetto "filosofico-esoterico". E' scappato a Brescia in treno, poi si è costituito

Milano, 18enne sgozza la madre

Milano - Ha ucciso la madre colpendola alla testa con una bottiglia di spumante e poi le ha reciso la gola con un coltello. È successo tra le 14 e le 15 di ieri, 1 gennaio, in via Bertinoro 9 a Milano. Il matricida, uno studente delle superiori 18enne, dopo aver colpito la 52enne Edi Vesco, (scrittrice, traduttrice e editor per case editrici) si è pulito le mani e ha poi chiuso a chiave la porta dell’abitazione dove coabita con la mamma e si è diretto in treno a Brescia forse con l’idea di incontrare una sua amica. A quanto però risulta, il giovane sceso dal convoglio si è subito diretto negli uffici della polizia ferroviaria bresciana.

Confessione Qui intorno alle 22.15, "in stato fortemente confusionale", ha dichiarato di aver ucciso la madre. Tranquillizato dagli agenti, il 18enne è lentamente riuscito, con una calligrafica incerta e mossa, a scrivere i propri dati e l’indirizzo della sua abitazione di Milano su un foglio. A quel punto i poliziotti hanno avvertito la squadra mobile della questura milanese. Questura che era già stata avvertita intorno alle 20.30 dal padre del ragazzo, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con la moglie da cui era divorziato. Giunti sul posto gli agenti del radiomobile hanno fatto intervenire i vigili del fuoco che hanno divelto la porta e sono entrati nell’abitazione rinvenendo il corpo della donna. L’appartamento era a soqquadro.

Violenta lite "È una storia veramente allucinante" spiega un investigatore, raccontando che questa "spaventosa tragedia familiare" sarebbe maturata al termine di una violenta lite, causata probabilmente dall’opposizione della madre al progetto del figlio di non andare più a scuola e di presentarsi da privatista alla maturità. Idea che faceva parte di un progetto più ampio che il 18enne aveva messo nero su bianco in un lungo e dettagliato documento "filosofico-esoterico" intitolato "Delirio di onnipotenza". "In questi fogli, che sono stati fatti vedere nei giorni scorsi ad alcuni parenti, il giovane - spiega ancora un investigatore - rivela una sua nuova visione del mondo, una sorta di illuminazione maturata nell’ultima settimana".

Progetto esoterico Il documento sarebbe stato scritto dal ragazzo l’ultimo giorno dell’anno. L’omicida viene definito dagli inquirenti come "introverso e contestatore, con difficoltà a gestire i rapporti con i genitori, che divenivano talvolta apertamente conflittuali". Proprio questa mattina il 18enne sarebbe dovuto partire per un viaggio all’estero con il padre, un viaggio che forse sarebbe riuscito a stemperare quella tensione, quel "lucido e distaccato squilibrio" che da una settimana il ragazzo aveva iniziato a manifestare.

A San Vittore Ieri sera il giovane è stato portato a Milano da una macchina della squadra mobile e nella notte è stato portato nel carcere di San Vittore in attesa della convalida del fermo per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, contestatagli proprio a causa di quel montante comportamento di tipo "delirante" che ha

preceduto l’omicidio. Fa impressione oggi, leggere le pagine personali del sito di Edi Vesco, in cui racconta entusiasta i momenti più intensi della sua vita, tra cui naturalmente anche la nascita del suo unico figlio. 

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