di Annamaria Alese
Duemilanove da capitale europea dello sport per Milano, che ospiterà sette importanti manifestazioni e una mostra internazionale.
Si partirà, dal 29 marzo al 5 aprile, con i Campionati europei di ginnastica, seguiti nel mese di maggio dai mondiali di canoa, ospitati dall’Idroscalo. Spazio poi anche per l’atletica leggera, i cui Campionati italiani animeranno l’Arena civica Gianni Brera per tre giorni, a partire dal 30 luglio. Subito dopo, dal 28 agosto al 13 settembre, al Datchforum di Assago si terranno i mondiali di boxe dilettanti. Saranno invece a settembre, al centro sportivo Kennedy, i mondiali di baseball. Infine non vanno dimenticati i Campionati mondiali di calcio homeless e quelli europei di badminton. A completare il quadro, una mostra internazionale dello sport allo stadio Meazza. «Eventi che - dichiara l’assessore allo Sport e Tempo libero, Giovanni Terzi - concretizzano l’impegno dell’amministrazione comunale nei confronti dello sport e di chi lo pratica».
Un traguardo importante che rappresenta una sorta di prova in vista dell’Expo 2015, quando in sei mesi sono previsti 7mila eventi internazionali con un investimento complessivo di 93 milioni di euro. Molte di queste saranno manifestazioni sportive vere e proprie, ma in programma ci sono anche appuntamenti culturali che affronteranno lo sport in chiave etica, turistica, ambientale, medico-scientifica, nutrizionale.
Si lavora, dunque, su un obiettivo di lunga data e di respiro internazionale, ma non mancano proposte legate al territorio. Di recente il Consiglio comunale ha approvato una delibera che garantisce a Milanosport 10 milioni di euro l’anno per tre anni: fondi mirati a finanziare la manutenzione straordinaria e la riqualificazione di tutti gli impianti gestiti dalla società. «Si tratta del più importante piano di investimento nel campo sportivo a livello italiano, se non europeo, completamente finanziato da un’amministrazione comunale» ci ha tenuto a precisare l’assessore Giovanni Terzi. L’impegno è quello di mantenere tariffe praticamente «a livello sociale», per permettere a tutti di praticare attività sportiva in impianti adeguati. Già lo scorso anno Milanosport aveva speso due milioni di euro per riqualificare gli impianti fermi in estate e, ha spiegato ancora Terzi: «Non è vero che sulla società grava un deficit di 25 milioni di euro, ma anzi, grazie alla ricapitalizzazione (i 30 milioni in 3 anni), si avvia all’attivo in bilancio, in un periodo dove si registra l’adesione entusiastica di milanesi di ogni età ai corsi offerti».
In effetti la città ama lo sport.
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