Milano - "Queste
prime ore dall’introduzione dell'Ecopass stanno dando un risultato positivo", Letizia Moratti incontrando i giornalisti nella centrale operativa della polizia municipale dove ha sede la maxi-sala di controllo che elabora le informazioni sul pedaggio antismog al centro della città è soddisfatta. La sfida è partita.
Secondo i dati a disposizione dell’amministrazione le auto che nelle prime ore hanno varcato la cerchia dei
Bastioni per l’80% sono veicoli esenti da ecopass (mentre normalmente la quota è del 60%), e
contemporaneamente i veicoli commerciali che nelle prime ore di ecopass sono entrati in centro, nel 38%
dei casi sono esentati, a differenza della quota normale del 30%.
"Un risultato positivo - ha ribadito la Moratti -
visto che l’obiettivo dell'Ecopass è quello di disincentivare l’uso delle auto inquinanti". Il sindaco di Milano ha precisato che la
prova sul funzionamento dell'Ecopass sarà possibile solo alla fine dell’anno di sperimentazione. "Il risultato
vero lo vedremo l’anno prossimo - ha detto - perché un anno è un tempo sufficiente per misurare i
risultati". Il risultato atteso è abbattimento del 30% delle polveri sottili entro la cerchia dei bastioni e
riduzione del 10% del traffico.
"La salute dei cittadini conta più della mia popolarità" Letizia Moratti ha voluto poi rimarcare la propria determinazione affinché il provvedimento antismog adottato non
sia vanificato dalle richieste di esenzione che da più parti si levano, in primis quelle dei commercianti con i
quali tuttavia il Comune ha già raggiunto un accordo sul trasporto degli alimenti altamente deperibili. «Il mio primo dovere è tutelare la salute dei cittadini, che
conta più della popolarità. Sento la responsabilità di dare ai cittadini le risposte necessarie per tutelare la loro salute», ha detto e questo prevale «se lo poniamo sul piatto della bilancia rispetto ai problemi e alle criticità per
l’attivazione dell’ecopass».
Per la Moratti «il concetto del diritto alla salute prevale su altri interessi», ha detto riguardo all’accordo
trovato con i commercianti, rivendicando «con orgoglio il fatto che Milano sia la prima città italiana ad avere
introdotto questa misura» distinguendosi «anche da Londra, perché non blocchiamo tutto il traffico ma
disincentiviamo l’uso dei veicoli inquinanti».
Il sindaco ha rassicurato sulle criticità e i problemi tecnici che in questi giorni hanno afflitto i
sistemi telematici di pagamento. "Alcune criticità in parte sono già state risolte - ha spiegato - in parte le
stiamo risolvendo". Per questo il Comune "ha
scelto di partire il 2 gennaio proprio perché il traffico è limitato: quella del 7 gennaio sarà una giornata più
impegnativa".
Alle 17 passati 47.554 veicoli Nella prima giornata di Ecopass, secondo i dati forniti da Palazzo Marino, dalle 7.30 alle 17 sono state 47.554 i veicoli entrati nella Cerchia dei Bastioni: 39.269 auto e 8.285 mezzi merci. Quanto alle classi di autoveicoli, della 1 è entrato l’1,9 per cento dei mezzi, della classe 2 il 78,5 per cento, della 3 l’8,4 per cento, della 4 l’11,2 per cento e della 5 nessuna. Per quanto riguarda le classi dei mezzi merci, della 1 è entrato l’1,3 per cento, della 2 il 39,4 per cento, della 3 il 4,4 per cento, della 4 il 41,4 per cento e della 5 il 13,4 per cento. I dati delle attivazioni dell’ecopass forniti dal Comune parlano di 3.901 attivazioni nella giornata di oggi, 2.023 ecopass giornalieri, 513 carnet, 977 multipli agevolati e 388 ecopass residenti: numeri che si vanno ad aggiungere ai giorni scorsi per un totale complessivo di 6.351 attivazioni.
L'assessore Croci: "Pagano anche gli svizzeri" «Le auto dei cittadini svizzeri non sono esenti dall’ecopass. Secondo l’ordinanza, firmata il 31, sono soggetti a ecopass i veicoli di tutti i Paesi che hanno adottato la classificazione Euro, comunitari e non comunitari». Lo ha spiegato l’assessore comunale alla Mobilità, Edoardo Croci. «L’ecopass riguarda i veicoli di tutti i Paesi comunitari - ha detto - e anche di quelli non comunitari che hanno adottato il sistema di classificazione europeo, compresa la Svizzera, che lo ha adottato».
L'Aci: "I tempi non sono maturi" I tempi non sono maturi, questo il commento dell’Automobile Club Milano sull’ecopass: «Non è un atteggiamento pregiudiziale - si legge nel comunicato dell’Ac Milano - ma prima bisogna potenziare ulteriormente i mezzi pubblici, aumentare i parcheggi ed estendere a tutta la città la regolamentazione della sosta. Così come parte oggi, Ecopass è un provvedimento di difficile comprensione e gestione. Appare come una nuova tassa a carico di chi, in mancanza di alternative, non può rinunciare all’uso dell’auto». L'Ac Milano «chiede un monitoraggio attento dei risultati per impostare appena possibile nuove forme di regolazione del traffico».
Il professor Garattini: "Atto coraggioso" È solo un inizio, ma anche un atto coraggioso perchè naturalmente un provvedimento di questo tipo non fa piacere a tutti. È il commento del professor Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche Mario Negri sull’avvio dell’ecopass a Milano. «Anche se dal punto di vista ambientale il risultato atteso è solo di una riduzione del 10%, molto poco rispetto al problema generale - spiega Garattini - siamo di fronte ad un primo tentativo per cercare di limitare i rischi da inquinamento della città ed i rischi per la salute ad esso correlati. Ciò che è evidente è che attualmente l’inquinamento è eccessivo e bisognerà aggiungere altri provvedimenti come cercare di controllare i fumi che derivano dal riscaldamento e di diminuire le autovetture in circolazione».
Lo studio: pagheranno 36mila auto al giorno A
pagare l'Ecopass saranno in media circa 36 mila veicoli al giorno su un totale di 90 mila ingressi quotidiani.
A rivelarlo è lo studio sul monitoraggio avviato dal 15 ottobre scorso, da quando cioè le telecamere
poste nei 43 varchi della Cerchia dei Bastioni hanno iniziato a rilevare il flusso di traffico e le targhe dei
mezzi, senza tuttavia implementare i dati per le sanzioni amministrative, previste soltanto a partire da oggi.
Le elaborazioni sui dati di affluenza hanno stabilito che gli ingressi medi giornalieri al centro cittadino
saranno 90 mila: 79 mila auto private e 11 mila veicoli commerciali.
Complessivamente i mezzi che potranno circolare liberamente (perchè appartenenti alle classi meno
inquinanti) saranno 54 mila ogni giorno, mentre quelli sottoposti al pedaggio saranno 36 mila:
Legambiente: "Ora lo facciano le altre città" «È un buon inizio -
afferma il presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza -, ma la prova generale per la città di Milano sarà il
7 gennaio, quando riapriranno le scuole. Solo allora, con il traffico a regime, si potrà valutarne l’impatto
sulla mobilità cittadina. E i prossimi mesi saranno decisivi per capire come rendere più efficace ed
esteso il provvedimento».
Il pedaggio per entrare con le quattro ruote nei centri urbani - spiega Cogliati Dezza - è un
provvedimento in cui crediamo, forti delle esperienze positive di riduzione di traffico e inquinamento in
grandi città come Londra e Stoccolma. È indispensabile però che i proventi siano interamente investiti
nel potenziamento del trasporto pubblico. Se sarà così, le altre grandi metropoli italiane non potranno
che seguire l’esempio».
Legambiente guarda con attenzione l’esperimento milanese voluto dal sindaco Letizia Moratti come
primo esempio rilevante di fiscalità ambientale capace di modificare i comportamenti e ridurre i consumi.
Per questo «vigilerà perché abbia successo e sia davvero uno strumento utile per combattere smog e
congestione, liberando i polmoni dei cittadini e le strade della città».
Comunisti, Sdi e La Destra "alleati" contro Nel giorno dell’entrata in vigore dell’Ecopass il provvedimento della giunta di centrodestra guidata da Letizia Moratti viene criticato sia da parte della sinistra (Prc) sia da La Destra, movimento nel quale è confluito un ex assessore della giunta Moratti e un consigliere comunale. Il movimento di Storace ha annunciato per metà gennaio una raccolta firme contro l’Ecopass, mentre altre iniziative analoghe, come quella dello Sdi, sono già partite. «Se il buongiorno si vede dal mattino, l’Ecopass non potrà essere che un fiasco» scrive in una nota il segretario milanese di Rifondazione comunista, Antonello Patta, secondo il quale oggi le polveri sottili «si attestano due volte e mezzo sopra la soglia d’attenzione». «Mentre il sindaco di Milano - continua Patta - si affanna a promettere un abbattimento del 10% del traffico automobilistico nella Cerchia dei Bastioni (poco più del 4% del territorio comunale), Formigoni continua a rilanciare nuovi interventi infrastrutturali che riverseranno nuovo traffico sul capoluogo e sull’intera area metropolitana. Una chiara prova di miopia politica del centrodestra lombardo, che si misura in provvedimenti contraddittori, incapaci di individuare il cuore del problema: la mobilità sostenibile sull’intera area metropolitana milanese, a partire dal trasporto pubblico su ferro».
Secondo Roberto Caputo, capogruppo dello Sdi alla Provincia di Milano, il banchetto allestito questa mattina dal proprio partito ai Bastioni di Porta Venezia ha raccolto trecento firme in due ore per chiedere un referendum.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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