Milano bella a metà Siena verso la finale

L'Armani consuma la sua ultima vita, davanti a 7000 persone che le hanno voluto davvero bene quest'anno dove la società è sparita subito e la squadra è cambiata tante volte. Due tempi per sentirsi almeno una società con camera assicurata sull'Europa, ma poi Siena, chiuso il secondo quarto sul 42-41, sceglie il bisturi, l'incisione: quattro tiri da tre all'inizio del terzo quarto, un parziale di 14-2, un tempo di dolorose preghiere chiuse sul 9 a 21 per uscire in pratica da questa semifinale che ufficialmente si concluderà domani a Siena con la terza sfida senza speranze dove l'Olimpia porterà soltanto giocatori sfiniti, cominciando dal Danilo Gallinari che è partito bene, 9 punti, mettendo in crisi il sofferente Sato, ma poi è scoppiato come tanti altri andandosene salutato dall'ovazione della gente che gli chiedeva di non lasciare Milano, esattamente il contrario di quello che invece vorrebbe da Corbelli. La stanchezza si è vista subito partendo da Vukcevic per finire a Booker. Unica novità di questo finale la riscoperta di Casey Shaw, molto meno fumoso di Watson, la certezza che Katalinas sano sarebbe servito più del Sesay che vive di lune.

Siena che alla fine si è soltanto allenata per l'82-69 definitivo sembra padrona della situazione e con le mani già appoggiate sul terzo scudetto perché anche Avellino e Roma, che oggi si affrontano per la seconda partita, appaiono tanto distanti. Il tabellone dei playoff: Milano-Siena 69-82 (serie 0-2); Avellino-Roma (questa sera, ore 21, SkySport2) serie 0-1.

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