Il bilancio processuale sulle responsabilità della guerriglia del Primo maggio 2015 è magro. Per il reato di devastazione erano stati fermati dieci No Expo: per cinque la Grecia ha negato l'estradizione, uno è latitante e altri quattro sono stati giudicati ieri con il rito abbreviato. Uno solo è stato condannato - a tre anni e otto mesi di carcere - per l'accusa più grave, un secondo è stato assolto da tutte le imputazioni (dopo sei mesi in cella) e gli ultimi due sono stati condannati per il solo reato di resistenza a pubblico ufficiale a un anno e otto mesi e a due anni e due mesi. «Non facevano parte del blocco nero», dicono soddisfatti i difensori. Così per l'inferno di un anno fa paga un unico imputato. Le pene in generale sono lievi, viste le altre comminate per fatti analoghi.
Mentre il Comune non potrà neppure rivalersi sugli antagonisti condannati, visto che non si è presentato al processo come parte civile. La Procura comunque incassa il riconoscimento da parte del gup della devastazione, seppure per un solo giovane.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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