Milano crea un fondo per aiutare i lavoratori in difficoltà

Un fondo di garanzia per i lavoratori in difficoltà. Inizierà a erogare i primi prestiti da marzo la Fondazione Welfare creata con il contributo del Comune e della Provincia di Milano, della Camera di commercio e dei sindacati confederali. Offrirà alle banche la garanzia sui finanziamenti per quei soggetti che altrimenti ne sarebbero esclusi per la loro situazione economica, perché sono stati espulsi dal mercato del lavoro o vogliono lanciarsi in nuove iniziative imprenditoriali. «Milano è la prima città che grazie al microcredito offre un aiuto a quella zona grigia della popolazione che non gode delle tradizionali coperture previdenziali - riferisce il sindaco Letizia Moratti - La Fondazione non è un’iniziativa assistenziale, ma un vero e proprio progetto di reinserimento sociale».
L’ente si impegnerà a scegliere i beneficiari dell’aiuto e a coprire insieme alla Fondazione lombarda antiusura l’80% dei fondi di garanzia per le banche: al momento hanno aderito all’operazione Intesa-San Paolo e Banca Popolare di Milano. I prestiti non supereranno mai l’importo di 20mila euro, avranno un tasso massimo del 4% e un tempo di restituzione di 5 anni dopo i primi 12 mesi di moratoria.
Al momento Fwa conta su un patrimonio di 5,7 milioni di euro che dovrebbe salire a 7,5 milioni e che, da obblighi statutari, non può essere impiegato nei costi di gestione. A regime conta di poter raggiungere 800-1.000 famiglie in difficoltà.

Dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil è arrivata ieri la proposta di trasformare la Fondazione Welfare Ambrosiana in una grande cassa mutualistica per i lavoratori, alimentata dal contributo di altri soggetti, come la Cassa edile di Milano, e soprattutto da una nuova articolazione della contrattazione aziendale.

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