Aveva preparato tutto nel dettaglio, lucidato giochi, insegna luminosa e giostra. Ma i suoi affari sono stati mandati all'aria da un errore delle poste. È accaduto a un giostraio che avrebbe voluto lavorare con le sue attrazioni per bambini durante il periodo di Carnevale. Lui, che sa benissimo come funzionano certe cose, si è mosso per tempo ed ha presentato al Comune di Milano la domanda di concessione del suolo pubblico. Il gestore ha preparato tutti i documenti e ha spedito tutto via raccomandata, meticoloso.
Passa una settimana, ne passano due e di risposte nemmeno l'ombra. Due mesi più tardi arriva la sorpresa: la sua domanda è stata recapitata al Comune sbagliato. Quello di Arese anziché quello di Milano. Una svista che gli è costata l'esclusione dalla graduatoria del Comune di Milano. Niente autorizzazione, niente esposizione delle giostre. Ad averlo saputo prima, sarebbe andato direttamente ad Arese, anziché perdere del tutto l'occasione di fare qualche affare nella settimana dei carri e delle maschere.
Ad aiutare il giostraio rimasto a becco asciutto, interviene il difensore civico Alessandro Barbetta che contatta direttamente l'ufficio Spettacoli viaggianti e attività circensi del Comune di Milano.
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