Ignazio La Russa stravince il congresso di An e rilancia sulla federazione della Cdl, alla quale vorrebbe veder partecipare Forza Italia, Udc e la Lega, ma lappello «a avviare un modello unitario» è esteso anche a Roberto Formigoni e Letizia Moratti. «La Lombardia può essere un modello per il Paese» dice il capogruppo di Alleanza nazionale alla Camera, anticipando il discorso con cui oggi chiuderà i lavori per lelezione del coordinatore cittadino del partito. Non cè storia, il prescelto è Umberto Maerna, candidato unico come Romano La Russa, designato coordinatore provinciale, e Massimo Corsaro, che si prepara a diventare segretario regionale. Destra sociale ha rinunciato a presentare un suo uomo, sostenendo così le scelte di Ignazio La Russa.
Una stecca dissonante nel coro soddisfatto arriva dalla spodestata Cristiana Muscardina, la coordinatrice regionale che si è dimessa e ora si rifiuta di partecipare al voto: «Va bene il partito unito ma non lunanimismo». La protesta però rimane solitaria, perché anche Carlo Fidanza e Paola Frassinetti, del gruppo di Alemanno, hanno deciso di sostenere uomini e scelte di Destra Protagonista. «Siamo convinti che questo congresso unitario sia un primo passo verso il superamento di logiche correntizie spesso superate e deleterie per il partito» scrivono Frassinetti e Fidanza.
La Russa, soddisfatto, guarda al futuro, dove vede la Federazione dei partiti della Cdl, nulla di soffocante per lidentità dei singoli partiti («ognuno rimarrà con le proprie specificità») ma con organismi comuni «almeno a livello regionale». La Lombardia può essere il modello anche se (o forse proprio perché) cè la peculiarità del Carroccio, che è il secondo partito della Regione: «È ovvio che una Federazione non possa nascere per esempio dalle Marche, dove non esiste la Lega, e che invece, nata in Lombardia, possa essere estesa».
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